Kadir Bouasrya, il “santone di Miggiano”, è accusato di guidare e manipolare seguaci e imporre digiuni estremi, suscitando preoccupazioni familiari e legali.
Kadir Bouasrya, conosciuto come il “santone di Miggiano”, è un uomo di 42 anni che ha attirato l’attenzione mediatica e giudiziaria per la presunta guida di una setta religiosa nella piccola cittadina pugliese di Miggiano, nel Salento. Il suo percorso come santone ha avuto inizio nel 2007, quando afferma di aver ricevuto una chiamata divina che lo ha investito di un’importante missione evangelizzatrice. Da allora, Kadir ha dichiarato di essere stato “chiamato” da Dio a guidare le persone verso la “purificazione spirituale” attraverso pratiche rigorose come il digiuno prolungato e l’astinenza sessuale, considerate vie per crescere spiritualmente e avvicinarsi a Cristo.
Nel tempo, ha raccolto un gruppo di seguaci che vivono con lui, ma il suo approccio ha suscitato forti preoccupazioni, in particolare da parte dei familiari di alcuni adepti. Le accuse nei suoi confronti includono manipolazione psicologica, isolamento sociale, e il forzamento dei seguaci a osservare lunghi periodi di digiuno, il che avrebbe causato gravi problemi di salute, come nel caso di un uomo di 47 anni affetto da anemia. Le famiglie dei seguaci hanno denunciato il peggioramento delle condizioni fisiche e mentali dei loro cari, alimentando sospetti di abusi e sfruttamento.
Kadir, tuttavia, ha sempre negato ogni accusa, dichiarando di non aver mai costretto nessuno a seguirlo o a rispettare le sue regole. Secondo lui, i suoi adepti sono liberi di lasciare la comunità in qualsiasi momento e scelgono di restare volontariamente per seguire la via spirituale da lui indicata. Nonostante ciò, molte famiglie sono ricorse all’assistenza legale per liberare i loro cari dalla presunta influenza del santone.
Nelle ultime ore, Kadir è stato coinvolto in un grave episodio di violenza contro due giornaliste, Barbara Di Palma e Francesca Pizzolante, inviate rispettivamente di Rai e Mediaset, che erano a Miggiano per realizzare un servizio televisivo sulla sua comunità. Le reporter lo hanno avvicinato per fargli domande sullo stato di salute dei suoi seguaci, notando che alcuni apparivano visibilmente debilitati. Kadir ha reagito violentemente, strappando i microfoni dalle mani delle giornaliste e minacciandole di morte, affermando che chiunque lo perseguitasse avrebbe subito la collera divina.
Dopo questo episodio, Kadir ha continuato a comportarsi in modo delirante, camminando per le strade della città con le braccia alzate e pronunciando frasi sconnesse contro le giornaliste e chiunque lo criticasse, chiamandoli manipolatori e bugiardi. Solo l’intervento dei carabinieri ha evitato che la situazione degenerasse ulteriormente, calmando il santone e riportandolo nella sua abitazione.
Nonostante le ripetute accuse e le denunce per violenza privata, Kadir continua a sostenere di essere un messaggero divino, convinto del suo ruolo di guida spirituale. La sua figura controversa, insieme alle pratiche estreme a cui sottopone i suoi seguaci, resta oggetto di un’indagine da parte della Procura, mentre cresce la preoccupazione pubblica per il suo potenziale pericolo. Le prossime settimane potrebbero portare nuovi sviluppi sia a livello giudiziario che mediatico, mentre le autorità cercano di fare chiarezza su questa vicenda inquietante.