Samuel, il fidanzato di Chiara Petrolini, parla per la prima volta dopo l’accaduto. Ecco che cosa ha detto!
Il caso di Vignale di Traversetolo, una frazione di Parma, ha scosso l’opinione pubblica. Per la prima volta, Samuel, il fidanzato di Chiara Petrolini, la ragazza di 21 anni accusata di duplice omicidio e soppressione di cadavere, decide di parlare. Chiara è accusata di aver ucciso e seppellito nel giardino i suoi due neonati. Samuel, altrettanto giovane, ha espresso il suo smarrimento di fronte a quanto accaduto. Non riesce a comprendere come la ragazza che conosceva abbia potuto commettere tali atti. “Non so più chi era Chiara, vorrei riconoscere i miei bambini e dargli un nome”, ha confessato.
Samuel ha voluto condividere la sua versione dei fatti attraverso la voce della sua avvocata, Monica Moschioni. “È come vivere un incubo, vorrei solo poter dare ai miei figli un’identità e una degna cerimonia”, ha aggiunto. Nonostante le accuse gravi contro la giovane studentessa, Samuel si dice estraneo alla vicenda e incredulo. La storia, emersa con il ritrovamento di uno dei neonati lo scorso 9 agosto, ha colpito tutti per la sua crudezza. Chiara, una studentessa universitaria stimata, babysitter e frequentatrice dell’oratorio, aveva nascosto due gravidanze a tutti: amici, famiglia e persino al fidanzato.
Secondo la ricostruzione ufficiale, Chiara avrebbe partorito da sola, ucciso i neonati e seppellito i loro corpi in giardino. Molti però si chiedono come sia possibile che nessuno, nemmeno Samuel, si sia accorto di nulla. Due gravidanze non sono facili da nascondere, e le perplessità crescono giorno dopo giorno. Al momento, Chiara si trova agli arresti domiciliari con l’accusa di omicidio premeditato e soppressione di cadavere.
Nel frattempo, le autorità si preparano per la registrazione ufficiale dei neonati all’anagrafe. Samuel si è detto pronto a riconoscere i figli e a organizzare un funerale, anche se attende ancora conferme ufficiali sul suo ruolo di padre. La sua famiglia, sollevata dalle recenti indagini che hanno scagionato il ragazzo, ha dichiarato di aver sempre creduto nella sua innocenza.
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