Napoli si prepara all’evacuazione di tantissime persone, a causa del rischio vulcanico dei Campi Flegrei e del Vesuvio. Ecco di cosa si tratta!
Napoli è in stato di allerta. Il comune ha sviluppato un dettagliato piano di evacuazione per proteggere i cittadini dai potenziali rischi vulcanici legati ai Campi Flegrei e al Vesuvio. Il piano riguarda mezzo milione di persone, di cui 286mila residenti nella zona rossa di Napoli, che include quartieri come Bagnoli, Fuorigrotta, Pianura, e molti altri. Il progetto di evacuazione, presentato all’assessore comunale Edoardo Cosenza, prevede un’operazione massiccia che potrebbe essere completata in 72 ore.
L’allarme rosso sarebbe il segnale per avviare l’evacuazione, con l’obiettivo di spostare le persone in sicurezza fuori dall’area pericolosa. Il piano contempla sia l’evacuazione autonoma, dove i cittadini si spostano con mezzi propri, sia quella assistita, in cui vengono utilizzati mezzi pubblici. Cosenza ha sottolineato che al momento non c’è un rischio immediato di eruzione, ma il piano è una misura precauzionale fondamentale.
Il processo di evacuazione sarebbe suddiviso in due fasi principali. Nella fase di preallarme, che può durare mesi o anni, i cittadini hanno la possibilità di allontanarsi autonomamente. La fase di allarme, invece, prevede l’evacuazione obbligatoria in 72 ore, con l’attivazione di 17 aree di interscambio, 29 linee di autobus e 571 fermate strategiche per agevolare il flusso delle persone verso aree più sicure. I cittadini sarebbero indirizzati verso i sette gate di uscita, situati in punti strategici come il Porto, via Marina e la Tangenziale, per poi essere trasferiti in regioni gemellate con le aree di Napoli.
Cosenza ha dichiarato che il piano è stato redatto con estrema cautela, per garantire la sicurezza anche in caso di imprevisti. La complessità dell’operazione riflette l’importanza di una pianificazione meticolosa per affrontare una potenziale emergenza di tale portata.
Mentre la possibilità di un’eruzione è remota, questo piano serve a preparare la città e i suoi abitanti a un eventuale rischio vulcanico, assicurando che tutti siano pronti a reagire in modo rapido ed efficace.