• Gio. Nov 21st, 2024

Terrore Per Il Terremoto Finale: La Paura È Incessante!

Il mondo intero si prepara all’annuncio di un possibile “terremoto finale”, chiamato “big one”. Ecco che cosa succederà!

 

In Giappone, cresce il timore per il “Big One,” un terremoto devastante che potrebbe colpire il paese. Questa ansia è alimentata dalla recente scossa di magnitudo 7.1 avvenuta l’8 agosto nella regione sud-occidentale del Kyushu, in piena stagione estiva. Un’altra scossa simile ha colpito Hokkaido, nel nord del Giappone, nella tarda mattinata di sabato. Sebbene i sismologi abbiano dichiarato che questo evento non è collegato all’allerta nazionale, la paura tra la popolazione è aumentata. In molte aree, le persone si sono riversate nei supermercati per fare scorta di acqua e riso.

Le autorità giapponesi hanno lanciato un appello alla calma, esortando i cittadini a evitare l’accumulo di scorte. La domanda di kit per disastri e beni di prima necessità è aumentata notevolmente. In un supermercato di Tokyo, un cartello si scusava con i clienti per la carenza di alcuni prodotti, attribuendo il problema alle notizie dei media sui terremoti.

L’ansia è stata accentuata anche dalla decisione del primo ministro Fumio Kishida di rinunciare a un viaggio in Asia centrale. “Come primo ministro, con la massima responsabilità per la gestione delle crisi, ho deciso di rimanere in Giappone per almeno una settimana,” ha dichiarato Kishida. Gli scienziati dell’Agenzia meteorologica giapponese (Jma) hanno avvertito della possibilità di un “mega-quake” che potrebbe causare oltre 320.000 vittime. Tuttavia, hanno specificato che non ci sono elementi per affermare che un cataclisma sia imminente, poiché l’allarme riguarda i prossimi 30 anni. Questo è il primo allarme di questo tipo, formulato secondo le nuove direttive del 2019 che mirano a fornire chiare procedure di evacuazione nelle aree più a rischio.

Il bollettino della Jma include consigli su come prepararsi, come raccogliersi nei punti di raduno, accumulare scorte di sopravvivenza tra cui acqua, cibo e medicine, e mantenere una lista di contatti familiari. Inoltre, fornisce istruzioni sui principi base di prevenzione all’interno delle abitazioni. Le direttive sono particolarmente attente a includere criteri di assistenza per le persone disabili e anziane, per garantire che nessuno venga lasciato al caso in un paese noto per la sua coesione sociale.

La regione più a rischio è quella della fossa del Nankai, che si estende per circa 900 km al largo della costa meridionale del Giappone, parallelamente alla linea tettonica mediana. Questa zona è stata teatro di alcuni dei terremoti più devastanti nella storia del Giappone, avvenendo con regolarità impressionante ogni 125 anni circa. Nel 1707, un terremoto con magnitudo stimata 8.6 ha causato la frattura della placca Nankai, provocando anche l’ultima eruzione del Monte Fuji. A questo sisma ne sono seguiti altri nel 1854 e nei periodi 1944-1946.

L’allerta della Jma coincide con la festività dell’Obon a metà agosto, quando la popolazione giapponese si sposta per ricongiungersi con le proprie famiglie e onorare gli antenati. Durante questa settimana, oltre 700 città e villaggi in 29 prefetture saranno sotto speciale osservazione, comprese le centrali nucleari, in ricordo del disastro di Fukushima nel 2011. Per precauzione, la città balneare di Shirahama nella prefettura di Wakayama ha deciso di chiudere le sue spiagge per una settimana e annullare i fuochi d’artificio tradizionali.

Il Giappone si trova a fronteggiare una sfida delicata, bilanciando l’allerta e la prevenzione con la necessità di mantenere la calma. Cosa ne pensate di questa situazione? Lasciate un commento con le vostre opinioni.