Un tragico episodio è accaduto di recente in Italia, e ha coinvolto un povero bambino. Ecco che cosa è successo!
Un drammatico incidente si è verificato a Palazzolo Acreide, in provincia di Siracusa, dove un bambino di 10 anni è morto dopo essere caduto in un pozzo profondo circa 15 metri, per metà riempito d’acqua. Il piccolo, parte di un gruppo impegnato in un campo estivo per bambini con disabilità, è caduto nel pozzo per cause ancora da accertare. La tragedia ha scosso la comunità locale e richiama alla memoria il caso di Alfredino Rampi, avvenuto 43 anni fa.
Secondo una prima ricostruzione dei fatti, il bambino è sfuggito ai controlli degli operatori del campo estivo, finendo nel pozzo situato in una zona di campagna in località Falabia. Nell’atto di tentare di salvarlo, una donna di 54 anni, operatrice della cooperativa organizzatrice del campo, è precipitata nello stesso pozzo. La donna, fortunatamente, è stata recuperata viva e sottoposta alle cure mediche necessarie.
Sul posto sono intervenuti immediatamente i vigili del fuoco del comando di Siracusa, supportati dall’elicottero “Drago 148” decollato dall’aeroporto di Catania Fontanarossa. Una squadra del nucleo speleo alpino fluviale ha condotto le operazioni di salvataggio. Nonostante i tempestivi soccorsi, per il bambino non c’è stato nulla da fare: il suo corpo è stato recuperato dai sommozzatori, che hanno potuto solo constatarne il decesso per annegamento.
Le autorità locali hanno avviato un’inchiesta per chiarire le dinamiche dell’incidente. L’area in cui è avvenuta la tragedia è stata posta sotto sequestro per consentire le indagini. La donna, invece, non avrebbe riportato ferite gravi ed è stata trasportata in ospedale per i necessari controlli.
Questo triste episodio riporta alla memoria il dramma di Alfredino Rampi, avvenuto il 10 giugno 1981. Alfredino, allora sei anni, cadde e rimase intrappolato in un pozzo artesiano nelle campagne di Vermicino, frazione di Frascati, Roma. Nonostante i tentativi disperati di salvarlo, il bambino morì dopo tre giorni, suscitando un’enorme commozione in tutta Italia. Il caso fu uno dei primi eventi di cronaca seguiti in diretta televisiva nazionale, segnando profondamente l’opinione pubblica.
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