Sembra che le nuove leggi per l’ambiente non abbiano accontentato tutti. Infatti, le polemiche si sono create principalmente per il forte cambio dei prezzi dei voli. Ecco che cosa succederà!
Le nuove normative ambientali dell’Unione Europea mirano a ridurre l’inquinamento causato dai trasporti aerei, ma comporteranno un aumento significativo dei costi per le compagnie e, di conseguenza, per i passeggeri. Lufthansa è stata la prima compagnia a reagire, introducendo un sovrapprezzo fino a 72 euro per biglietto a partire dal 26 giugno, per i voli programmati per il 2025. Questo supplemento, chiamato “costi ambientali”, sarà probabilmente adottato anche da altre compagnie aeree.
L’incremento dei costi è legato a diverse iniziative dell’UE. Una delle principali è l’obbligo di utilizzare carburanti alternativi, noti come SAF (Sustainable Aviation Fuels), prodotti a partire da scarti vegetali, industriali e domestici. Entro la fine del 2025, almeno il 2% del carburante utilizzato dai voli che partono da scali europei dovrà essere SAF. Questa quota aumenterà gradualmente, raggiungendo il 6% entro il 2030, il 20% entro il 2035 e il 70% entro il 2050. Tuttavia, secondo Lufthansa, la disponibilità di SAF sul mercato è ancora limitata, il che manterrà i loro prezzi elevati.
Un altro fattore che influenzerà i costi è il sistema di scambio di emissioni dell’UE (ETS). Dal 2026, le compagnie aeree dovranno pagare per le loro emissioni di CO2 acquistando quote su un mercato apposito. Finora, queste quote sono state in parte gratuite, ma dal 2026 verranno progressivamente eliminate. Eurocontrol stima che questo potrebbe costare alle compagnie aeree europee circa 23 miliardi di euro entro il 2030.
Inoltre, c’è la proposta di introdurre una tassa sul cherosene, che potrebbe aggiungere ulteriori costi per le compagnie aeree. Eurocontrol prevede che un’imposta del genere potrebbe costare alle compagnie 29 miliardi di euro entro il 2030, ben più di quanto previsto con la nuova fase dell’ETS.
Lufthansa ha calcolato che un volo dalla Germania alla Cina potrebbe costare 220 euro in più entro il 2035. Al contrario, una compagnia non europea che fa scalo in un paese dove non si applicano le normative UE, come la Turchia, subirà un aumento di soli 40 euro. Secondo uno studio di consulenza PWC, tuttavia, l’aumento per un volo intercontinentale in classe economica potrebbe essere di appena 16 euro per biglietto entro il 2038.
La preoccupazione principale per le compagnie aeree europee è che l’ETS potrebbe essere esteso anche ai voli intercontinentali. Attualmente, questi voli sono coperti da un sistema internazionale simile all’ETS, chiamato Corsia, che prevede costi minori. Nel 2026, l’UE valuterà l’efficacia di Corsia; se ritenuto inefficace, l’ETS potrebbe essere esteso ai voli intercontinentali, aumentando ulteriormente i costi.
In risposta a questi potenziali aumenti dei costi, Lufthansa e altre compagnie potrebbero introdurre un supplemento ambientale già dal prossimo anno. Questo potrebbe portare a un incremento dei prezzi dei biglietti aerei per i passeggeri europei, rendendo i viaggi molto più costosi.
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