• Ven. Nov 22nd, 2024

Soglia Di Età Per La Pensione: In Arrivo Ottime Notizie!

Buone notizie di recente sono state rilasciate dal Governo: ci sarà un grosso cambiamento sulla soglia di età per la pensione. Ecco che cosa succederà!

 

Il tema della riforma delle pensioni è tornato al centro del dibattito politico, in vista della definizione della manovra economica per il 2025, da presentare in Parlamento entro il 20 ottobre. Il governo si trova a dover affrontare il “post Quota 103, Ape sociale e Opzione donna”. A causa della difficile situazione della finanza pubblica, la questione-previdenza è stata messa in secondo piano, ma con l’avvicinarsi della legge di bilancio, il tema torna a essere di attualità.

La Lega ha ribadito l’importanza di Quota 41, che permette di andare in pensione con 41 anni di contributi, indipendentemente dall’età. Tuttavia, il risultato elettorale non brillante di Matteo Salvini potrebbe ridurre la capacità di trattativa della Lega all’interno della maggioranza.

Nel frattempo, al Cnel continua il lavoro del gruppo creato dal presidente Renato Brunetta, con l’obiettivo di definire un documento organico sulle pensioni da presentare a luglio. Una delle proposte in esame prevede un ritorno allo schema della legge Dini, con una flessibilità in uscita dai 64 ai 72 anni, eliminando il sistema delle Quote. In questo schema, l’importo della pensione aumenterebbe ritardando l’uscita, grazie a nuovi coefficienti di trasformazione.

La soglia per il pensionamento di vecchiaia salirebbe a 67 anni con almeno 25 anni di contributi, oppure con un importo di pensione pari a 1,5 volte l’assegno sociale. Questa è solo una delle proposte in fase di valutazione al Cnel, che vedrà la definizione del documento finale a luglio. Il gruppo di lavoro, coordinato da Domenico Garofalo e composto da diversi esperti, sta preparando quattro documenti tecnici sui temi delle casse dei liberi professionisti, previdenza complementare, previdenza obbligatoria e contribuzione.

Un’attenzione particolare viene riservata ai pensionamenti anticipati. Antonietta Mundo ha sottolineato che, nel 2023, il 91,8% dei trattamenti anticipati per i dipendenti privati è stato liquidato a un’età media di 61 anni, con importi medi mensili di 2.035 euro lordi. Le pensioni anticipate hanno durate più lunghe e importi medi più alti rispetto ad altre categorie, anche a causa dell’aumento della longevità. L’adozione di uno schema flessibile di uscita dai 64 ai 72 anni potrebbe ridurre sensibilmente queste durate.

Nonostante queste discussioni, il governo sembra orientato a rinviare la riforma delle pensioni a tempi migliori. L’esecutivo e la maggioranza si concentrano sul “dopo Quota 103” e su un’eventuale ulteriore stretta al meccanismo di indicizzazione degli assegni pensionistici.

Cosa ne pensate? A voi i commenti!