Giorgia Meloni ha di recente incontrato il Presidente dell’Ucraina Zelensky e ha fatto in suo onore un commovente discorso. Ecco che cosa ha detto!
Giorgia Meloni, durante un discorso in Svizzera, ha assicurato a Volodymyr Zelensky il pieno sostegno dell’Italia nella guerra contro l’invasione russa in Ucraina. Dopo il G7 in Puglia, Meloni è intervenuta alla Conferenza sulla pace per l’Ucraina, ribadendo l’impegno italiano. Ha dichiarato: “Caro Volodymyr, puoi continuare a contare su di noi per tutto il tempo necessario. Faremo ogni sforzo possibile per mantenere impegnati tutti i partner internazionali, poiché anche loro soffrono le conseguenze globali di questo conflitto. Intendiamo fare tutto ciò che è nelle nostre possibilità per trasformare in realtà un futuro di pace e libertà per l’Ucraina.”
Nel suo intervento al resort di Burgenstock, Meloni ha sottolineato che la pace non può significare la resa dell’Ucraina, come sembra suggerire Vladimir Putin con le sue ultime dichiarazioni. Ha aggiunto: “Confondere la pace con l’assoggettamento significherebbe fissare un precedente pericoloso per tutti.” Meloni ha ribadito che l’Italia ha sempre fatto la sua parte e non intende ritirarsi, unendo ogni sforzo possibile per aiutare l’Ucraina. Ha ricordato che al G7 è stato raggiunto un accordo per un finanziamento addizionale di 50 miliardi di dollari entro la fine dell’anno.
Il finanziamento, ha spiegato Meloni, sarà garantito dai futuri profitti sugli asset sovrani russi congelati in Europa. Questo risultato significativo è stato ottenuto dal vertice a guida italiana. “Sono trascorsi 844 giorni dall’inizio dell’aggressione russa: 844 giorni di eroica resistenza ucraina e di incrollabile unità nel sostenere il popolo ucraino,” ha dichiarato Meloni. Difendere l’Ucraina significa difendere un sistema di regole che unisce la comunità internazionale e protegge ogni nazione.
Meloni ha voluto sottolineare che se l’Ucraina non avesse potuto contare sul sostegno internazionale e fosse stata costretta ad arrendersi, oggi non si discuterebbero le condizioni minime per un negoziato. La Russia avrebbe già preso possesso di Kiev e la discussione riguarderebbe l’invasione di uno Stato sovrano, con conseguenze immaginabili per tutti.
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