Dopo un intenso weekend di votazioni per i candidati del Parlamento Europeo, tra pochissimo ci saranno altre importanti elezioni. Ecco dove e quando!
Il centrosinistra ha vinto 10-6 il primo turno delle comunali 2024. Si è votato in 29 capoluoghi. L’affluenza è calata di 5 punti rispetto alla precedente tornata, un segnale preoccupante ma non sorprendente. La coalizione, che ruota attorno al Pd, ha strappato al centrodestra i sindaci di Cagliari e Pavia, alle liste civiche il sindaco di Sassari, e ha confermato i comuni di Bergamo, Cesena, Livorno, Modena, Pesaro, Prato, e Reggio Emilia. Il centrodestra ha strappato al M5S il sindaco di Campobasso e ha confermato al primo turno i comuni di Ascoli Piceno, Biella, Ferrara, Forlì e Pescara.
La data dei ballottaggi è domenica 23 e lunedì 24 giugno. I seggi sono aperti dalle ore 7 alle 23 di domenica e dalle 7 alle 15 di lunedì.
A Bari, Vito Leccese, il candidato del Pd, dei Verdi e di altre quattro liste civiche legate ad Antonio Decaro, a Michele Emiliano e allo stesso ex parlamentare, ha sfiorato la vittoria al primo turno. Fabio Romito, in corsa per il centrodestra, è intorno al 30 per cento. Difficile pensare però che gran parte dei voti di Michele Laforgia, l’outsider sostenuto dal Movimento 5 Stelle e dal civismo di sinistra che ha preso circa il 20 per cento, non vadano a Leccese. L’esito del ballottaggio appare scontato, anche per il clima di festa per la strabiliante vittoria di Decaro alle elezioni europee.
A Firenze, il ballottaggio sarà tra Sara Funaro del centrosinistra e il candidato del centrodestra Eike Schmidt. Funaro, per due mandati assessore in Palazzo Vecchio, ha ottenuto il 43 per cento delle preferenze, davanti all’ex direttore degli Uffizi che si attesta al 33 per cento. Al terzo posto, con largo distacco, Stefania Saccardi, candidata sindaco di Italia Viva, ha ottenuto il 7 per cento. Qualcuno pronosticava per lei la doppia cifra, prima del voto. I voti dei renziani potrebbero avere, in ogni caso, un peso importante al secondo turno. Al quartier generale di Schmidt sono convinti che una rimonta sia possibile.
A Perugia, la sfida è tiratissima. Al ballottaggio, Vittoria Ferdinandi, centrosinistra, e Margherita Scoccia, centrodestra, se la giocheranno: in ogni caso sarà la prima sindaca della storia del Comune. Il testa a testa è stato molto combattuto. Le due candidate sono state infatti divise da pochi voti al termine dello scrutinio: entrambe sfiorano il 49 per cento, a dividerle sono poche centinaia di voti. Perugia è stata guidata per due mandati da Andrea Romizi (centrodestra), che aveva conquistato quello che era fino alla sua elezione un fortino della sinistra.
Quando si dirà “ogni singolo voto conta”, in futuro forse si penserà anche alle elezioni comunali 2024 di Lecce. Pochissime centinaia di schede possono risultare decisive, anche in una grande città. A Lecce ballavano pochissime preferenze, decine a un certo punto, per decidere se Adriana Poli Bortone, storica esponente della destra, avesse toccato o solo sfiorato la fatidica soglia del 50 percento. La sfida all’ultimo voto è andata avanti per tutta la notte, rallentata da problemi di riconteggio di alcune schede, e ha portato i carabinieri a intervenire presso alcuni seggi, tenendo col fiato sospeso l’intero elettorato fino all’ultimo momento. Il dato dell’ex missina si è poi attestato al 49,64 per cento. Sarà ballottaggio con Carlo Salvemini, l’attuale primo cittadino.
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