• Gio. Nov 21st, 2024

Si Traveste Da Gesù In Città: Multa Salatissima Per L’Uomo!

Un uomo ha deciso di travestirsi da Gesù: la Polizia locale l’ha fermato e gli ha fatto una clamorosa multa. Ecco che cosa è accaduto!

 

A Jesolo, un futuro sposo ha deciso di travestirsi da Gesù per celebrare il suo addio al celibato, portando sulle spalle una croce di legno e mettendo in scena una assurda Via Crucis. Tuttavia, le forze dell’ordine non hanno trovato altrettanto divertente la goliardata e hanno comminato al giovane una sanzione amministrativa di 200 euro, oltre a sequestrare la croce.

L’incidente è avvenuto sabato sera, 1° giugno, nella zona di piazza Marina, dove un gruppo di giovani si è ritrovato per festeggiare l’addio al celibato dello sposo, un giovane trevigiano di Zenson di Piave. Il futuro sposo, travestito da Gesù con una lunga tunica bianca e una grossa croce di legno, ha inscenato una vera e propria Via Crucis in una zona a traffico limitato.

L’assurda scena ha sorpreso centinaia di turisti e cittadini presenti. Tuttavia, secondo le norme del regolamento di polizia urbana, l’atto è stato considerato irriverente e blasfemo. Un residente ha segnalato l’episodio agli agenti della Polizia Locale, che sono intervenuti prontamente sul posto. La pattuglia ha identificato il gruppo di amici e ha comminato al futuro sposo una multa di 200 euro. Gli agenti hanno anche provveduto al sequestro della croce.

Nel regolamento, all’Articolo 21, che sanziona gli atti contrari alla pubblica decenza, al buon costume e ai culti religiosi, si legge: “È vietato a chiunque, in tutto il territorio comunale, in luogo pubblico e/o aperto al pubblico, compiere atti o tenere comportamenti contrari alla pubblica decenza nonché offendere il buon costume, in spregio ai criteri di convivenza e di decoro da osservarsi nei rapporti sociali, come partecipare ai cosiddetti addii al celibato/nubilato, feste di laurea o altre occasioni di festeggiamenti, tenendo atteggiamenti volgari ed offensivi per l’abbigliamento indossato e/o per gli oggetti esibiti (ad es. simboli sacri, oggetti raffiguranti attributi maschili e/o femminili ecc.), così provocando disapprovazione e disgusto in coloro che vi assistono”.

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