• Ven. Nov 22nd, 2024

Tragedia Per Marito E Moglie: Grave Malattia Li Ha Colpiti!

Una tragedia ha colpito una coppia sposata: una grave malattia ha preso entrambi alla sprovvista. Ecco che cosa è successo!

 

Una donna di Catania, negli anni ’70, ha ricevuto diverse trasfusioni di sangue, tramite le quali è stata contagiata sia da Hiv che da epatite C. Purtroppo, la donna ha trasmesso l’epatite C anche al marito, e nel 2018 entrambi hanno intrapreso una battaglia legale per ottenere un risarcimento. La Corte d’appello di Catania ha stabilito che ai coniugi spettano 500mila euro di risarcimento.

La sentenza della Corte d’appello di Catania, confermando quella di primo grado, ha condannato il Ministero della Salute a risarcire complessivamente i coniugi con 500mila euro. Questa decisione ha riconosciuto il diritto al risarcimento anche per il coniuge incolpevolmente danneggiato. Il caso, che risale agli anni ’70, riguarda la donna che negli anni 2000 ha scoperto di essere positiva all’Hiv e di aver contratto l’epatite C tramite le trasfusioni.

Dai successivi accertamenti è emerso che anche il marito aveva contratto l’epatite C dalla moglie. Nel 2018, i due hanno avviato un procedimento civile chiedendo il risarcimento dei danni causati dalle gravi patologie contratte. Il Tribunale civile di Catania, a conclusione del processo di primo grado, ha emesso una sentenza a favore dei coniugi, riconoscendo che sia l’Hiv che l’epatite possono essere trasmessi tramite emotrasfusioni, e che anche il successivo contagio involontario del coniuge è risarcibile.

La decisione è stata poi confermata anche dalla Corte d’appello civile. Secondo l’avvocato Vignera, che ha assistito la coppia, la decisione è significativa poiché sancisce il principio che il risarcimento non spetta solo alla vittima primaria dell’illecito, ma anche alla vittima secondaria dello stesso fatto.

La Corte d’appello civile ha quindi confermato che i due coniugi hanno diritto a un risarcimento sia come vittime dirette dell’infezione causata dalle emotrasfusioni, sia come vittime secondarie. Il Ministero della Salute dovrà risarcire entrambi i coniugi, ponendo il danno arrecato loro sullo stesso piano.

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