• Gio. Nov 21st, 2024

Vicenda Liliana Resinovich: Nuovi Indizi Attorno Al Caso!

Nuovi indizi sul caso di Liliana Resinovich aprono nuove ipotesi alla vicenda. Ecco che cosa è stato scoperto!

 

Nel luogo dove è stato ritrovato il corpo di Liliana Resinovich si registrano 5 gradi in meno rispetto alle temperature normali del centro cittadino di Trieste. Questo avrebbe favorito la conservazione del corpo, e si va verso l’autorizzazione dell’esame sul microbiota per stabilire con precisione la data del decesso. I consulenti incaricati dal sostituto procuratore Maddalena Chergia e quelli nominati dai familiari di Liliana si sono incontrati all’istituto di Medicina legale dell’Università di Milano per discutere l’autorizzazione all’esame sul microbiota, una tecnica avanzata che potrebbe chiarire la data di morte della donna. La Procura di Trieste ha richiesto ulteriori dettagli sull’accertamento prima di procedere, compresi i costi, che non dovrebbero superare i 6mila euro, e il nome del laboratorio dove le analisi verrebbero eseguite, situato in Inghilterra o negli USA.

L’esame sperimentale è stato proposto dall’ex comandante del Ris di Parma Luciano Garofalo e dal medico legale Raffaele Barisani, consulenti di Sebastiano Visintin. Secondo una prima analisi dei tessuti della salma di Resinovich, la donna sarebbe morta per asfissia. Le nuove analisi sui sacchi neri in cui è stato trovato il corpo non hanno rivelato risultati diversi, mentre sui vestiti sono state trovate deboli tracce di DNA maschile, considerate poco rilevanti perché potrebbero derivare da una contaminazione durante lo spostamento del corpo avvenuto il 5 gennaio 2022, quando è stato rinvenuto nelle sterpaglie dell’ex Opp.

Ieri a Milano sono stati presentati anche i risultati delle rilevazioni dell’entomologo Stefano Vanin, parte del collegio peritale incaricato dalla Procura insieme all’anatomopatologa Cristina Cattaneo e ai professionisti Stefano Tambuzzi e Biagio Eugenio Leone. Le sonde sistemate nel punto del ritrovamento del cadavere hanno rilevato che in quel luogo specifico la temperatura è di 5 gradi inferiore rispetto al centro di Trieste. Questo dato potrebbe aiutare a stabilire la data della morte della 63enne e spiegare la conservazione così perfetta del corpo.

Anche l’evoluzione e l’età degli insetti trovati sul cadavere potrebbero fornire indizi sulla data della morte di Liliana. Di questa verifica si sta occupando l’entomologo Stefano Vanin. I consulenti si riuniranno nuovamente a luglio per concentrarsi anche sulla rilettura dei segni riscontrati sul volto di Liliana.

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