Durante l’ultima puntata di “PiazzaPulita”, Carlo Calenda e Marco Tarquinio hanno avuto una grossa lite, fino ad arrivare quasi alle mani. Ecco che cosa è successo!
Durante l’ultimo episodio di “PiazzaPulita”, trasmesso su La7, si è acceso un acceso dibattito tra Carlo Calenda, leader di Azione, e Marco Tarquinio, giornalista e candidato alle elezioni europee con il Partito Democratico. I temi chiave della campagna elettorale, tra cui l’immigrazione, le politiche green e la guerra in Ucraina, hanno fornito il terreno per uno scontro diretto e vivace.
Il confronto ha preso una piega particolarmente tesa quando si è discusso del conflitto ucraino. Tarquinio ha criticato l’atteggiamento occidentale pre-2014, accusando alcune potenze di aver ignorato le mosse della Russia in Ucraina per motivi economici. Ha inoltre etichettato come “colpo di Stato” gli eventi di Kiev, sottolineando il suo disgusto per i conflitti protratti e la sua scelta di entrare in politica per poter influenzare direttamente queste dinamiche.
La discussione si è intensificata quando Tarquinio ha espresso la sua stanchezza verso le guerre che sembrano non avere mai fine, una posizione che ha trovato la netta opposizione di Calenda. Il leader di Azione, infatti, ha immediatamente reagito, sottolineando la sofferenza del popolo ucraino e la non volontarietà di perpetuare il conflitto da parte di chi sostiene Kiev. La risposta di Tarquinio, che ha insinuato un certo entusiasmo da parte di Calenda e dei suoi alleati nel sostenere l’Ucraina, ha ulteriormente infiammato gli animi.
Calenda, visibilmente irritato, ha replicato accusando Tarquinio di vergognarsi per le sue affermazioni, ricordando le proprie esperienze in Ucraina e l’impegno a sostegno di chi sta lottando sul campo. Ha enfatizzato quanto sia inappropriato e fuori luogo suggerire che il supporto all’Ucraina possa essere fonte di gioia o divertimento.
Questo scontro evidenzia non solo le diverse visioni politiche sul conflitto in Ucraina, ma anche le tensioni interne al PD, con alcuni membri che vedono la candidatura di Tarquinio come potenzialmente divisiva. Il dibattito ha messo in luce la complessità delle posizioni italiane sulla scena europea e le sfide interne che il Partito Democratico dovrà affrontare in vista delle elezioni.
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