È stata decisa di recente al Governo una manovra tagliare di netto le liste d’attesa negli ospedali. Ecco tutte le novità!
Il Governo italiano è attivamente impegnato nel contrastare il problema delle liste d’attesa nel Servizio Sanitario Nazionale attraverso nuove misure normative. Un decreto, attualmente in fase di studio e previsto per essere approvato nei prossimi 15 giorni, punta a regolamentare le prescrizioni eccessive da parte dei medici, che vengono identificate come una delle principali cause dell’ingolfamento del sistema sanitario. Stime indicano che tali prescrizioni non necessarie costino fino a 10 miliardi di euro all’anno.
Il decreto introdurrà una maggiore sorveglianza sull’appropriatezza delle prescrizioni, limitando quelle ritenute non essenziali, che rappresentano circa il 20% del totale. Inoltre, per affrontare direttamente le lunghe attese, si valuta la possibilità per gli ospedali di acquistare servizi di intramoenia direttamente dai propri medici o di ricorrere a prestazioni da strutture private accreditate.
Un altro aspetto rilevante del decreto è l’eliminazione graduale del tetto di spesa per il personale sanitario, fissato al livello del 2004 meno l’1,4%, per facilitare nuove assunzioni. Questo rappresenta un cambiamento significativo, mirato a migliorare la capacità operativa delle strutture sanitarie regionali.
Il decreto imporrà ai medici di specificare il quesito diagnostico nelle ricette, migliorando la tracciabilità e l’efficacia delle prescrizioni. Un sistema di monitoraggio permetterà di identificare e intervenire sui medici che superano il limite di prescrizioni previsto, anche se al momento non sono previste sanzioni specifiche.
L’Istituto Superiore di Sanità elaborerà linee guida per assicurare che le prescrizioni siano supportate da prove scientifiche e pratiche approvate, riducendo così le prescrizioni inutili e potenzialmente dannose.
Queste misure rappresentano un tentativo significativo di migliorare l’efficienza e l’efficacia del Servizio Sanitario Nazionale, riducendo i costi e migliorando l’accesso alle cure per tutti i cittadini. Tuttavia, la loro attuazione richiederà un’attenta gestione e il consenso tra vari attori del settore, evidenziando la complessità di riformare un sistema sanitario così grande e integrato come quello italiano.
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