Giorgia Meloni ha già studiato tutto a tavolino: ha già creato un piano di azione per le prossime elezioni europee. Ecco che cosa farà!
Dopo il voto di giugno, la premier Giorgia Meloni potrebbe avviare un significativo rimpasto nel suo esecutivo. Tra le possibili modifiche, la situazione più critica riguarda la ministra del Turismo, Daniela Santanchè, la cui posizione sembra precaria. Nonostante la difesa accesa contro una mozione di sfiducia, le sue dimissioni sarebbero state preferibili per evitare ulteriori danni al partito durante la campagna elettorale.
Il governo deve anche sostituire le deleghe di due ex sottosegretari, Augusta Montaruli e Vittorio Sgarbi, coinvolti rispettivamente in scandali finanziari e di conflitto di interessi. In aggiunta, c’è incertezza su chi sarà il prossimo commissario europeo. Tra i nomi considerati ci sono Raffaele Fitto, attuale titolare degli Affari Europei, e il ministro dell’Economia, Giancarlo Giorgetti, quest’ultimo attualmente alle prese con difficoltà finanziarie dovute in parte alle mancanze generate dal Superbonus.
Il futuro di Giorgetti potrebbe dipendere esiti del voto europeo e delle decisioni su possibili tagli fiscali. Se la situazione dovesse evolvere sfavorevolmente, è possibile che Giorgetti preferisca non assumersi la responsabilità di impopolari misure economiche. In caso di suo trasferimento, il possibile successore al Ministero dell’Economia potrebbe essere Maurizio Leo.
Al di là delle singole figure, il voto europeo influenzerà anche gli equilibri all’interno della maggioranza. Un eventuale sorpasso di Forza Italia sulla Lega potrebbe mettere in discussione la posizione di Matteo Salvini, con possibili ripercussioni sulla composizione leghista nel governo. Allo stesso tempo, il buon andamento di Forza Italia potrebbe portare a richieste di maggiori responsabilità nel governo, con una particolare attenzione alla poltrona attualmente occupata da Carlo Nordio. Antonio Tajani, leader di Forza Italia, potrebbe anche cercare di rafforzare la propria influenza sostituendo il ministro dell’Energia, Gilberto Pichetto Fratin, con Alberto Granillo, un manager di sua fiducia.
Cosa ne pensate? A voi i commenti!