È venuta fuori una nuova truffa che dei delinquenti stanno attuando in diversi sportelli dei bancomat. Ecco come difendersi!
La tecnica del “cash trapping” è un metodo fraudolento usato per sottrarre denaro agli utenti di bancomat (ATM). Questo tipo di furto avviene quando un malintenzionato inserisce un dispositivo, spesso una striscia metallica o un meccanismo simile a una molletta, nell’apertura del distributore di banconote del bancomat. Questo dispositivo impedisce alle banconote di essere erogate normalmente, facendo sì che rimangano bloccate all’interno dello sportello.
Quando un utente effettua un prelievo, il bancomat attiva il meccanismo di erogazione delle banconote, ma queste non riescono a uscire a causa dell’ostruzione. Spesso, l’utente, credendo che si tratti di un malfunzionamento del bancomat, decide di andarsene, lasciando le banconote ancora incastrate all’interno dello sportello. A questo punto, il ladro interviene, rimuovendo il dispositivo di blocco e recuperando il denaro.
I furti tramite cash trapping tendono a verificarsi soprattutto in orari in cui le banche o le poste sono chiuse, come le ore serali o notturne, per ridurre il rischio di essere scoperti sia dalle vittime che dalle forze dell’ordine.
Recentemente, a Vedelago, in provincia di Treviso, due persone sono state fermate e denunciate per possesso ingiustificato di attrezzi da scasso, dopo essere state trovate con congegni pronti per il cash trapping. La polizia ha sequestrato quattro trappole e diversi attrezzi potenzialmente utili per installare questi dispositivi fraudolenti, sventando così ulteriori furti.
Questo tipo di reato richiede vigilanza e attenzione sia da parte degli utenti che delle istituzioni finanziarie, che devono continuamente aggiornare e rafforzare le misure di sicurezza per proteggere i propri clienti e i loro beni.
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