L’episodio tragico accaduto nella città di Erba sta iniziando a concludersi, grazie a nuove testimonianze e scoperte. Ecco che cosa è successo!
Azouz Marzouk, marito di una delle vittime della strage di Erba avvenuta l’11 dicembre 2006, è stato condannato definitivamente per diffamazione aggravata nei confronti di Beppe e Pietro Castagna, suoi ex cognati. La condanna riguarda due anni e mezzo di reclusione e un risarcimento di 70.000 euro. Tale sentenza è giunta dopo che un articolo pubblicato nel febbraio 2019 conteneva affermazioni di Marzouk, il quale invitava a indagare sulla famiglia Castagna, suggerendo un movente legato all’eredità di sua moglie.
Il processo di primo grado, guidato dalla giudice Veronica Dal Pozzo, ha stabilito che Marzouk fosse consapevole della falsità delle sue accuse verso i familiari delle vittime, evidenziando il grave impatto di tali dichiarazioni sulla reputazione dei fratelli Castagna. Queste affermazioni sono state interpretate come un tentativo di disinformazione e denigrazione, inserendosi in un contesto di dubbi e teorie revisioniste sul caso.
La sentenza arriva in un momento particolarmente delicato, dato che è in corso un processo a Brescia per la richiesta di revisione del caso presentata dagli avvocati di Rosa Bazzi e Olindo Romano, i quali sono stati condannati all’ergastolo come responsabili della strage. Marzouk, che ha espresso convinzione nell’innocenza dei due, si è costituito parte civile in questo processo di revisione, mostrando un attivo interesse per le nuove indagini.
La vicenda solleva interrogativi sulla gestione delle accuse e delle informazioni in casi di grande risonanza mediatica, evidenziando la complessità delle dinamiche familiari e legali in seguito a tragedie di tale entità.
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