• Ven. Nov 22nd, 2024

Studenti, Competività Scolastica: Ecco Quello Che I Genitori Non Sanno!

I genitori, il più delle volte, non sanno, o addirittura non capiscono, certe dinamiche che interessano i figli durante gli studi. Ecco di che cosa si parla!

 

Il benessere psicosociale degli studenti nelle scuole italiane sta emergendo come una questione di crescente preoccupazione, con un significativo numero di studenti che riportano alti livelli di stress e attacchi di panico. Un recente sondaggio ha rivelato che il 75% degli studenti sperimenta frequentemente stress a scuola, mentre il 44% si sente inadeguato e insicuro a causa di un ambiente competitivo che ostacola l’apprendimento.

I dati raccolti indicano che molti studenti beneficerebbero di una riduzione del carico di studio a casa e di un incremento delle attività extracurricolari e degli spazi di aggregazione. Queste cifre emergono da un evento organizzato da Unisona Live e l’Unicef, con il sostegno del Comune di Milano e del ministero dell’Istruzione e del Merito, che ha visto la partecipazione di oltre 25.500 tra studenti e docenti.

Le emozioni più comuni tra gli studenti includono ansia, desiderio di fuga, sconforto e rabbia, suggerendo una pressione intensa e diffusa. L’evento ha sottolineato l’importanza di affrontare il benessere psicosociale nell’educazione, con l’Unicef e Unisona Live impegnati in un progetto biennale finanziato dalla Commissione Europea per migliorare il coordinamento tra i settori sanitario, sociale e scolastico in Italia.

La neuropsichiatra infantile Arianna Terrinoni evidenzia che il “rientro a scuola” può scatenare una “ansia da rientro”, con sintomi che variano da tremori e pianti a attacchi di panico e crisi lipotimiche. È essenziale, quindi, che genitori e insegnanti promuovano un approccio all’educazione che valorizzi la crescita personale oltre al successo accademico, sostenendo così lo sviluppo di individui ben arrotondati con valori umani solidi.

Questo quadro solleva questioni importanti sul sistema educativo e sul suo impatto sul benessere degli studenti, invitando a una riflessione su come l’educazione possa essere riformata per promuovere non solo l’eccellenza accademica ma anche il benessere psicologico e sociale.

Cosa ne pensate? A voi i commenti!