Finalmente è stato aggiunto al canone Rai un limite di età di pagamento, per tutti quelli che usufruiscono del servizio. Ecco fino a che età si paga!
Il canone Rai, noto anche come canone televisivo, è un’imposta che incide su chiunque possegga un apparecchio televisivo in Italia, indipendentemente dalla ricezione effettiva dei programmi Rai. La base normativa di questo obbligo risale al lontano 1938, e, sebbene originariamente fosse concepito come corrispettivo per il servizio offerto, oggi si configura come una vera e propria tassa legata al possesso di un televisore.
Tra le varie categorie esentate dal pagamento del canone Rai vi sono i soggetti che non dispongono di apparecchi televisivi, i militari, sia italiani che appartenenti alle forze NATO, agenti diplomatici e consolari di determinati paesi, rivenditori e riparatori di televisori, imbarcazioni da diporto non commerciali, e infine i radioascoltatori privati. Un’esenzione particolare è prevista per gli anziani oltre i 75 anni di età, a condizione che il loro reddito, incluso quello dell’eventuale coniuge, non superi gli 8.000 euro all’anno. Tuttavia, per beneficiare dell’esenzione, l’apparecchio deve trovarsi nella residenza del richiedente, e non devono esserci altri conviventi con reddito, ad eccezione del coniuge o del personale domestico.
Per accedere a questa esenzione, i soggetti over 75 devono compiere tale età entro il 31 gennaio dell’anno di riferimento per godere dell’esenzione per l’intero anno. Se il 75° compleanno cade tra il 1° febbraio e il 31 luglio, l’esenzione vale dal secondo semestre; per compleanni tra agosto e dicembre, l’esenzione è applicabile solo per l’anno successivo.
La Legge di Bilancio 2024 ha introdotto una riduzione dell’importo del canone Rai, che passa da 90 a 70 euro annui. Nonostante si discuta da tempo di eliminare il canone dalla bolletta dell’energia elettrica per estenderlo a dispositivi mobili come cellulari e tablet, questa modifica non è stata ancora attuata. Pertanto, il pagamento del canone continuerà a essere effettuato tramite le bollette dell’energia elettrica anche nel 2024, con un calcolo dell’importo basato su rate mensili o bimestrali ridotte.
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