Nella nuova riforma del Governo voluta dalla Lega e da Matteo Salvini, è stata introdotta anche un’ottima notizia riguardante gli autovelox. Ecco che cosa succederà!
Il governo italiano sta considerando una nuova regolamentazione per l’uso degli autovelox sulle strade. Matteo Salvini, vicepremier e ministro delle Infrastrutture, ha annunciato l’intenzione di introdurre un’omologazione nazionale per questi dispositivi. I sindaci saranno tenuti a fornire giustificazioni dettagliate sulla necessità di installare autovelox, specificando le loro ubicazioni e le motivazioni alla base di tale scelta. Questo processo fa parte della riforma del Codice della Strada, prevista per essere completata entro il prossimo mese.
Tra le modifiche proposte, spicca il divieto di installare autovelox in aree urbane dove il limite di velocità è già considerato restrittivo, ad esempio, a 50 km/h. Per le strade extraurbane, invece, gli autovelox potrebbero essere consentiti solo se il limite di velocità non è inferiore di oltre 20 km/h rispetto a quello standard per quella categoria di strada. Ciò significa che in un’arteria principale extraurbana con limite di 110 km/h, gli autovelox sarebbero permessi solo con un limite minimo di 90 km/h.
Il Sole 24 Ore ha inoltre riportato che il ministero prevede di introdurre una distanza minima obbligatoria tra gli autovelox, variabile in base al tipo di strada, per evitare una loro eccessiva concentrazione. Gli autovelox mobili, utilizzati dalle forze dell’ordine, dovranno essere facilmente riconoscibili e il loro impiego su veicoli in movimento sarà consentito senza necessità di contestazione immediata solo in assenza di alternative fisse o mobili.
La collocazione degli autovelox sarà vincolata alla sicurezza stradale e dovrà essere approvata dai prefetti. Inoltre, sarà necessario mantenere una distanza di almeno un chilometro tra il segnale di avviso dell’autovelox e il dispositivo stesso, quando situato fuori dai centri abitati.
Queste novità arrivano in un contesto in cui, secondo Il Sole 24 Ore, gli incassi dalle multe hanno registrato un aumento del 6,4% nel 2023 rispetto all’anno precedente, totalizzando 1,535 milioni di euro. La distribuzione geografica delle multe mostra una maggiore efficienza nel Centro-Nord dell’Italia nella riscossione, con tassi di riscossione che variano significativamente da città a città.
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