È in arrivo un’ondata di una nuova variante di un virus da monitorare attentamente. Ecco come riconoscere tutti i sintomi!
In Italia, è stata identificata una nuova variante del virus del morbillo, che rappresenta una sfida per i test diagnostici molecolari attuali a causa di una ridotta sensibilità. Uno studio realizzato da ricercatori dell’Università di Milano, in collaborazione con l’Istituto Superiore di Sanità, ha rivelato la presenza di cinque casi nella Città Metropolitana di Milano e nelle aree limitrofe della Lombardia, tutti riferibili al genotipo D8. Questi casi sono considerati sporadici, in quanto non è stato individuato un legame epidemiologico diretto tra di loro.
Interessante notare che tre di questi casi hanno riportato recenti viaggi in Uzbekistan, Thailandia e nel sud dell’Italia. Particolarmente significativo è il fatto che due dei pazienti, rientrati dalla Thailandia e dal sud Italia, presentavano mutazioni del virus già osservate in uno studio condotto da ricercatori svizzeri e pubblicato su “Eurosurveillance”. Queste mutazioni, individuate in una specifica sezione della nucleoproteina del virus, bersaglio dei test rapidi usati nella sorveglianza, hanno causato una diminuzione della sensibilità dei test diagnostici.
La ricerca ha evidenziato che nessuno degli altri 614 ceppi (453 del genotipo D8 e 161 del genotipo B3) analizzati dal laboratorio tra il 2017 e il 2023 presentava queste mutazioni. La scoperta di queste mutazioni in Italia, in una zona ad alta densità demografica e vicina alla Svizzera, conferma la circolazione di questa variante di morbillo nel paese, in linea con le segnalazioni precedenti che includevano un caso con storia di viaggio in Italia.
Gli autori dello studio sottolineano l’importanza di aggiornare i test diagnostici per garantire l’identificazione efficace di tutti i ceppi di morbillo in circolazione. Questo passo è fondamentale per mantenere alta l’efficienza della sorveglianza e della risposta alle epidemie, in particolare in un contesto in cui il virus mostra la capacità di evolvere e sfuggire, seppur parzialmente, ai metodi diagnostici attuali.
L’emergere di questa nuova variante del morbillo sottolinea l’importanza di una vigilanza costante e di una capacità di adattamento rapido degli strumenti diagnostici, elementi chiave per la gestione delle malattie infettive e per la protezione della salute pubblica.
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