Giorgia Meloni ha deciso di rinnovare uno storico accordo che Romania e Italia avevano da molti anni. Ecco che cosa cambierà!
Durante l’ultimo vertice intergovernativo tra Italia e Romania, i due Paesi hanno rafforzato ulteriormente i loro legami attraverso la firma di sette documenti d’intesa che coprono vari ambiti strategici, dalla difesa alla giustizia, dall’imprenditorialità alla sicurezza pubblica. La Premier italiana Giorgia Meloni, insieme al Primo Ministro romeno Marcel Ciolacu, ha posto una particolare enfasi sulla cooperazione nel settore della pubblica sicurezza e il contrasto ai fenomeni criminali, come la tratta di esseri umani e l’immigrazione clandestina.
Uno degli aspetti più rilevanti dell’accordo riguarda la possibilità per i detenuti condannati in via definitiva di scontare la pena nel loro Paese di origine. Questa iniziativa mira a migliorare le condizioni di sicurezza nazionale e ad affrontare il problema del sovraffollamento carcerario, una delle principali sfide del sistema penitenziario italiano.
Il vertice, che segna il primo incontro a questo livello tra Italia e Romania in tredici anni, ha sottolineato l’importanza della cooperazione imprenditoriale e l’importanza delle piccole e medie imprese (PMI) nel tessuto economico dei due Paesi. Inoltre, sono stati discussi e firmati accordi in settori chiave come la difesa, la cooperazione di polizia, la giustizia, le startup, l’energia nucleare, la cybersicurezza, il turismo, la protezione civile e la formazione dei funzionari pubblici.
L’intesa sulla sicurezza prevede il rafforzamento della collaborazione per combattere il terrorismo e la criminalità organizzata transnazionale, nonché lo sviluppo di iniziative congiunte contro i gruppi criminali coinvolti in traffici illegali, con un’attenzione particolare alla tratta di esseri umani, all’immigrazione clandestina, al traffico di droga, ai migranti e al traffico di rifiuti.
La misura che prevede che i detenuti possano scontare la pena nel Paese di origine è stata accolta con soddisfazione dal partito Fratelli d’Italia, che vede in essa un passo importante verso la risoluzione di alcune delle questioni più pressanti nel sistema penitenziario italiano.
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