• Ven. Nov 22nd, 2024

Uno dei più grandi infettivologi italiani, il famosissimo Massimo Galli, ha espresso la sua opinione in merito alla possibilità di offrire sostegno e cure domiciliari ai pazienti che contraggono il virus della Sars-coV-2. Queste cure sono efficaci? Ecco le parole dell’uomo.

Covid-19: è possibile curarsi da casa?

In moltissimi casi l’infezione da Covid-19 non ha comportato l’insorgenza di sintomi gravi che devono essere trattati con l’ospedalizzazione. Ecco perché moltissime persone hanno effettuato la quarantena in casa, senza bisogno di particolare assistenza medica.

In caso di necessità è possibile avvalersi di cure domiciliari e, soprattutto, queste si dimostrano essere realmente efficaci? Questa domanda è stata posta da AdnKronos Salute ad uno dei più importanti infettivologi italiani: Massimo Galli.

L’esperto ha quindi fornito il proprio parere sulla questione, dichiarando che molti individui affrontano il Covid-19 tra le mura domestiche, ovviamente laddove non si manifestino particolari conseguenze.

Il pensiero di Massimo Galli sulle cure domiciliari in caso di Covid-19

Massimo Galli ha dichiarato che, nel caso in cui non vengano evidenziati particolari problemi di salute, come la respirazione compromessa oppure un basso livello di saturazione, è possibile curarsi a casa.

Ovviamente bisogna monitorare attentamente la situazione, osservando i sintomi ed effettuando l’ossimetria laddove se ne manifestasse l’esigenza.

Per quanto riguarda le medicine invece, l’unica possibilità è quella offerta dal paracetamolo, il farmaco che, nella maggior parte dei casi, è noto con il nome di Tachipirina, molto utile contro la febbre.

A oggi è inoltre possibile assumere la pillola Paxlovid, una compressa che sembrerebbe avere gli stessi effetti del vaccino, poiché sarebbe in grado di prevenire la malattia. Il problema è che, attualmente, questo farmaco è riservato a pochissime persone.

Massimo Galli: “ Non ha senso sottoporsi alle cure domiciliari. È meglio affidarsi alla prevenzione”

Il Dottore in infettivologia ha infine ribadito come sia utile e necessario ricevere delle cure immediate quando la saturazione si rivela essere troppo bassa.

In alcuni casi infatti, intervenire in maniera tempestiva può salvare la vita di qualcuno. Attualmente la malattia può essere trattata anche quando le conseguenze riportate sono particolarmente gravi, ma per farlo è comunque necessaria l’ospedalizzazione.

Quello che si può fare a casa invece, è circoscritto alla fase della prevenzione o all’assunzione di farmaci antivirali nel caso in cui la situazione non sia in alcun modo compromessa.

La soluzione offerta dagli anticorpi monoclonali non è ancora completamente sicura, poiché il successo è stato ottenuto solamente in pochissimi casi. Questa terapia inoltre, sembrerebbe essere poco efficace con le diverse varianti tra cui l’Omicron, attualmente la più diffusa.

Secondo l’esperto, quindi, affidarsi alle cure domiciliari non è sempre conveniente e molte di queste, tra cui l’assunzione del cortisone, non hanno alcun senso.

Anche il ruolo degli antibiotici è inutile se non viene riscontrata un’infezione. Il medico può prescrivere una terapia in grado di lenire i sintomi solamente nei primi giorni di positività al virus, altrimenti le cure risulterebbero del tutto vane. Anche in questo caso però, si tratta di comportamenti preventivi e non di una valida soluzione al problema.

È dunque efficace curarsi tra le mura domestiche in caso di Covid-19 o ancora una volta, il proverbio “prevenire è meglio che curare” è la giusta filosofia di vita da seguire? A voi i commenti!