Ecco qua tutte le informazioni che riguardano l’assegno di inclusione: che cos’è esattamente, quando verrà rilasciato e a chi!
L’Assegno di Inclusione (Adi), una misura introdotta dal governo Meloni, inizierà i suoi pagamenti il 26 gennaio. Questa iniziativa sostituisce il Reddito di cittadinanza e si affianca al Supporto per la formazione e il lavoro (Sfl), avviato il 1 settembre. L’Adi prevede un sostegno mensile medio di 635 euro per 18 mesi, e le prime beneficiarie saranno oltre 500mila famiglie già iscritte entro il 7 gennaio.
L’Inps riporta che le domande per l’Adi ammontano a oltre 563mila, con l’88% proveniente da ex percettori del Reddito di cittadinanza. La maggior parte delle domande proviene da Campania e Sicilia, seguite da Puglia, Lazio, Calabria e Lombardia. Circa 450mila di queste domande, presentate entro il 7 gennaio con il Patto di attivazione digitale (Pad), riceveranno i pagamenti a partire dal 26 gennaio. La potenziale platea dell’Adi è di 737mila nuclei, e ulteriori domande potrebbero essere aggiunte entro fine mese.
Per accedere all’Adi è necessario non essere occupabili, avere minori o persone con disabilità a carico, o necessitare dell’assistenza dei servizi sociali. Si richiede inoltre un Isee inferiore a 9.360 euro e un reddito complessivo entro i 6mila euro. I primi pagamenti dell’Adi inizieranno dal 26 gennaio, seguiti da pagamenti mensili dal 27 di ogni mese.
Per quanto riguarda il Supporto per la formazione e il lavoro (Sfl), sono 165mila le persone che hanno presentato domanda. Questa misura offre un aiuto economico di 350 euro al mese per un massimo di dodici mesi, destinato a chi partecipa a corsi di formazione per qualificarsi o riqualificarsi. Finora, 56mila domande sono state accettate e 26mila persone ne stanno beneficiando. Secondo il ministero del Lavoro, a metà gennaio, 11mila persone hanno trovato lavoro grazie a questa iniziativa.
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