Dopo aver recentemente scoperto il documento segreto trapelato dalla Germania, l’intelligence della Nato ha dato le disposizioni per l’Europa: bisogna essere preparati. Ecco che cosa sta accadendo!
Il report dell’intelligence estone, presentato dalla premier Kaja Kallas, ha rivelato una situazione preoccupante per i paesi della NATO, sottolineando la necessità di prepararsi a un potenziale conflitto militare con la Russia nei prossimi tre-cinque anni. Secondo le fonti di intelligence occidentali, è chiaro che i membri della NATO stanno lavorando per respingere una possibile aggressione russa.
Kallas ha evidenziato che l’Estonia, insieme ad altri paesi baltici, è considerata “la parte più vulnerabile” della NATO e che la Russia potrebbe intensificare le sue azioni da una guerra ibrida a una guerra cinetica, nonostante le sue forze siano state indebolite dalla guerra in Ucraina. Di fronte a questa minaccia, Kallas ha chiesto una strategia di “contenimento” da parte della NATO, sul modello della Guerra Fredda, evidenziando la necessità di maggiori armi e una rapida dispiegazione di truppe.
Questa valutazione è supportata da recenti movimenti e preparativi militari da parte dei membri della NATO. Ad esempio, il Regno Unito ha annunciato un aumento significativo della sua partecipazione alle esercitazioni annuali della NATO, “Steadfast Defender”, inviando 20.000 soldati e una flotta composta da portaerei, navi e sottomarini. Queste manovre si concentreranno in Germania, Polonia e nei paesi baltici, proprio ai confini con la regione russa di Kaliningrad.
La NATO sta anche posizionando circa 16.000 soldati, carri armati, artiglieria e elicotteri nell’Europa orientale, e la Royal Navybritannica schiererà più di duemila marinai nel Nord Atlantico, nel Mare Norvegese e nel Mar Baltico. Oltre a questi, più di 400 Royal Marine Commandos saranno dispiegati oltre il Circolo Polare Artico, pronti per un’eventuale azione nei territori del nord estremo della NATO in Europa.
Queste misure indicano una crescente preoccupazione tra i membri della NATO riguardo alle potenziali azioni militari della Russia. Il ministro della Difesa britannico Grant Shapps ha sottolineato che “i vecchi nemici rinascono” e che “le linee di battaglia sono ridisegnate”, evidenziando la serietà della situazione attuale e la necessità di essere pronti a “frenare i nemici”.
È importante notare che, sebbene le forze armate tedesche abbiano descritto lo scenario di un possibile attacco di Putin alla NATO nel 2025 come ipotetico, tale scenario non è stato smentito ma piuttosto utilizzato per testare la prontezza militare del blocco. La simulazione, quindi, pur essendo teorica, riflette una preoccupazione reale e crescente nei confronti della Russia.
In questo contesto, la preparazione e la coesione dei membri della NATO diventano cruciali per garantire la sicurezza e la stabilità nella regione, fronteggiando le sfide che emergono dall’attuale panorama geopolitico. La situazione richiede un attento equilibrio tra deterrenza e diplomazia, con un impegno costante per mantenere la pace e la sicurezza internazionale.
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