Massimo Giletti, conduttore di Non è l’Arena su La7, ha dichiarato di essere stato tradito, e non l’ha presa bene. Ecco tutto quello che ha detto a riguardo!
Massimo Giletti, noto giornalista televisivo, ha recentemente parlato del suo futuro professionale e delle sue esperienze personali. Dopo la fine del suo programma “Non è l’Arena” su La7 ad aprile, Giletti ha annunciato la sua collaborazione con la Rai per i prossimi cinque mesi. In un’intervista con il settimanale Gente, ha espresso soddisfazione per gli apprezzamenti ricevuti da Angelo Mellone, direttore dell’Intrattenimento Rai Daytime. Tuttavia, il suo ruolo preciso in Rai per la stagione 2024-2025 rimane incerto, nonostante abbia ricevuto diverse offerte.
Giletti ha anche condiviso la sua delusione per la chiusura di “Non è l’Arena”, attribuendola a un presunto tradimento da parte di Urbano Cairo, editore di La7. Ha descritto il suo rapporto con Cairo come molto vicino, quasi fraterno, e si è detto sorpreso e ferito dalla mancanza di comunicazione e motivazione nella decisione di chiudere il programma. Secondo Giletti, la fine del suo programma non ha rappresentato solo la chiusura di un progetto televisivo, ma anche la fine di un rapporto umano significativo.
Giletti ha fatto riferimento alle difficoltà incontrate nel trattare temi delicati nel suo programma, suggerendo che questo potrebbe aver influito sulla decisione di Cairo. La produzione di “Non è l’Arena” è stata interrotta a metà aprile 2023, dopo varie controversie, tra cui la partecipazione retribuita di Salvatore Baiardo, legato ai fratelli Graviano, e uno speciale su Matteo Messina Denaro. Nonostante il programma avesse un buon seguito, con una media del 6% di share, Giletti si è detto “basito” dalla decisione della rete.
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