• Ven. Nov 22nd, 2024

Farmaci Contro L’Infarto: Ecco Come Il Cuore Può Rigenerarsi!

Il settore della medicina ha scoperto che esiste un farmaco in grado di mostrare alle cellule come rigenerarsi in caso di infarto. Tutto sarebbe possibile grazie all’intervento dell’mRNA messaggero. Scopriamo in che modo questi studi preliminari potrebbero cambiare la vita di moltissimi pazienti.

Il ruolo dell’mRNA messeggero contro l’infarto

Gli studi in ambito medico non riguardano solo la lotta al Covid-19. Medici e scienziati hanno scoperto che è possibile assumere un farmaco in grado di ripristinare le funzionalità delle cellule in seguito ad un infarto.

Grazie a questa risorsa, vengono trasmesse alcune informazioni genetiche alle cellule che consentono al cuore di rigenerarsi completamente. Molte teorie erano state lanciate in passato, ma ora la Società Europea di Cardiologia, in collaborazione con l’Università di Utrecht, ha deciso di rilanciare questo studio.

Attualmente le risorse sono disponibili solamente a livello sperimentale, anche se sembrano essere davvero efficaci. Questo perché con l’introduzione di questo farmaco non solo si previene il danno di un infarto, ma si limitano le condizioni in grado di provocarlo.

Il farmaco che salva il cuore prende spunto dei vaccini contro il Covid-19

Per realizzare questo tipo di prodotto si è preso come spunto il ruolo dei vaccini ricreati per contrastare l’avvento del Covid-19. I vari antidoti utilizzano l’mRNA per bloccare l’azione del virus.

La loro efficacia si basa su alcune glicoproteine che aderiscono sulla membrana delle varie cellule grazie all’mRNA. È proprio qui che viene replicata la proteina spike appartenente al virus e l’organismo riesce ad attuare una risposta immunitaria efficace e specifica.

Questo nuovo studio si baserebbe sulle stesse dinamiche. Qui, però, le cellule riuscirebbero a ripararsi solo dopo l’esposizione del cuore all’infarto.

Alcuni test di laboratorio hanno visto la somministrazione di questo farmaco in alcuni animali. Dopo un giorno dall’iniezione del prodotto, si è notato che l’mRNA è riuscito a trasmettere le giuste informazioni alle cellule del cuore. È stato poi evidenziato come moltissime cellule rigenerate siano migrate verso il fegato e la milza.

Le parole dei medici sull’argomento

Secondo la dottoressa Clara Labonia il fegato riesce a distruggere le particelle lipidiche, ma non é in grado di fare lo stesso con l’mRNA trasmesso nel tessuto cardiaco.
Le cellule lipidiche, quindi, potrebbero neutralizzare parte dell’mRNA oppure potenziarlo ancora di più. Ovviamente lo studio si trova in una fase preliminare e si sta facendo il possibile per capire quale sia il metodo d’azione più valido.

Nonostante si sia solo all’inizio infatti, le aspettative sono davvero molto alte. Poter fornire degli spunti alle cellule del cuore affinché queste si possano rigenerare é sicuramente una grande scoperta in ambito medico.

I pochi esperimenti condotti hanno avuto un esito positivo sui topi, mentre nulla è stato ancora testato sull’uomo. I medici hanno tenuto a ribadire la natura di questo esperimento, dicendo che non si tratta di un vaccino, ma di una nuova terapia per riprendersi dopo un infarto.

Anche il dottor Giulio Pompilio, Direttore dell’Istituto Cardiologico IRCCS, ha voluto esprimere il proprio parere. L’esperto ha descritto come la tecnica dell’mRNA abbia salvato più volte le sorti della medicina.

L’intento dei dottori, quindi,  è quello di produrre nuovi farmaci in grado di migliorare non sono le condizioni cardiache di una persona, ma tutte le funzionalità corporee. I prossimi obiettivi si impronteranno nel settore dell’oncologia.

Secondo voi il lavoro dell’uomo potrà sconfiggere malattie pericolose attraverso tecniche in grado di ripristinare le funzionalità biologiche precedentemente intaccate? A voi i commenti!