Arrivano i rincari dell’Iva del gas: il mercato tutelato è a rischio. Ecco cosa succederà!
L’anno nuovo si apre con un importante cambiamento nel settore energetico italiano, caratterizzato da un aumento dell’IVA sul gas e la fine del regime di maggior tutela. Il governo Meloni ha deciso di non prorogare le agevolazioni fiscali introdotte in seguito all’aumento dei prezzi del gas causato dal conflitto in Ucraina. Di conseguenza, a partire dal 1° gennaio, l’aliquota IVA agevolata del 10% sarà applicabile solo sui primi 480 metri cubi di consumo annuo. Superata questa soglia, l’aliquota tornerà al 22%.
Nonostante ci sia stato un notevole calo dei prezzi del gas rispetto all’anno precedente, con un megawattora che è passato da oltre 86 euro a circa 32 euro, l’aumento dell’IVA avrà un impatto significativo sulle bollette delle famiglie italiane.
Un’altra grande novità riguarda la fine del regime di maggior tutela. Questo sistema, che garantiva tariffe stabilite periodicamente dall’autorità competente, terminerà dal 1° gennaio per il gas, mentre per le forniture elettriche è stata posticipata al prossimo luglio. I circa 10 milioni di utenti precedentemente coperti da questo regime dovranno ora rivolgersi al mercato libero. Avranno la possibilità di scegliere autonomamente il loro fornitore, valutando le diverse offerte disponibili. Coloro che non effettueranno una scelta verranno assegnati d’ufficio ad un fornitore.
Queste novità rappresentano una significativa svolta nel panorama energetico italiano, con l’obiettivo di allineare il paese agli standard di mercato e offrire maggiori opzioni di scelta ai consumatori. Tuttavia, si pongono anche delle sfide, soprattutto in termini di aumento dei costi per i consumatori e la necessità di orientarsi in un mercato più complesso e diversificato.
La situazione attuale solleva questioni importanti riguardo all’accesso all’energia e alla sua sostenibilità economica per le famiglie. Cosa ne pensate? A voi i commenti!