Il periodo di Natale è stato caraterizzato da un clima decisamente anomalo, ma non poteva durare per sempre. Ecco che cosa succederà!
Dopo un Natale caratterizzato da temperature insolitamente miti in Italia, il paesaggio meteorologico sta per subire una trasformazione significativa verso l’inverno. Secondo le ultime previsioni, una perturbazione artica, prevista tra il 30 dicembre e il 2 gennaio, segnerà la fine dell’attuale fase anticiclonica, portando con sé un cambiamento drastico nel clima.
Negli ultimi giorni, l’Italia ha goduto di un clima piacevolmente mite, sebbene non sempre soleggiato, a causa di un anticiclone persistente. Tuttavia, questo periodo di tempo stabile sta per terminare. A partire dal giorno successivo a Santo Stefano, una perturbazione atlantica inizierà a indebolire l’anticiclone, portando instabilità e piogge isolate in alcune regioni, in particolare nel Nordovest e lungo l’alto Tirreno.
L’aria umida che sale dal mare incontrerà il fronte atlantico, risultando in pioggerelline sparse in aree specifiche come il Piemonte orientale, il centro-est della Liguria e la Toscana. Alcune regioni come le pedemontane lombardo-venete e il Friuli Venezia Giulia sperimenteranno anche piogge locali.
È inoltre prevista la formazione di banchi di nebbia nelle aree della pianura padano-veneta fino al mattino. Nel resto dell’Italia, l’influenza dell’anticiclone continuerà a prevalere, mantenendo condizioni meteorologiche più stabili, nonostante la presenza di nuvolosità e velature che potrebbero coprire il cielo in alcune regioni centrali e adriatiche.
Per quanto riguarda le previsioni meteo per Capodanno, l’anticiclone è destinato a indebolirsi ulteriormente, lasciando spazio al passaggio di fronti atlantici sempre più organizzati.
I modelli matematici indicano una forte perturbazione che interesserà le regioni settentrionali e tirreniche tra il 29 e il 30 dicembre, con un peggioramento significativo del tempo tra San Silvestro e Capodanno. Questo porterà al ritorno della neve sulle Alpi e sugli Appennini, e un notevole calo delle temperature anche nelle regioni meridionali.
Per i primi giorni del nuovo anno, non è da escludere un possibile rinforzo dell’anticiclone, che potrebbe portare un ritorno a condizioni più stabili. Tuttavia, un segnale di riscaldamento della stratosfera polare suggerisce la possibilità di ondate di freddo nell’emisfero settentrionale, un fenomeno che merita attenzione e che continueremo a monitorare.
In conclusione, mentre gli italiani salutano il 2023, sembra che un vero e proprio inverno stia per fare il suo ingresso, portando con sé un cambiamento significativo nel clima per celebrare l’arrivo del 2024.