• Ven. Nov 22nd, 2024

Reddito di Cittadinanza: Bloccato Il Processo Sulla Maxi Truffa!

La sentenza sulla maxi truffa che avrebbe fatto incassare 1,4 milioni di euro a chi non ne aveva diritto è stata rinviata al 1°Marzo 2024. Ecco i particolari della vicenda e i motivi del rinvio.

 

Maxi truffa reddito di Cittadinanza: sentenza rinviata

Sono 314 i romeni che risultavano residenti in Via della Casa Comunale e che dichiaravano indirizzi falsi. Peccato che queste persone, secondo le dichiarazioni dell’accusa, in Italia non sarebbero mai arrivate. Tanto meno avrebbero vissuto nel nostro Paese per 10 anni. È questo, infatti, uno dei requisiti
indispensabili per poter percepire il reddito di cittadinanza. Questo intervallo di tempo avrebbe determinato il rinvio della sentenza nei confronti di 13
imputati.

Tra questi anche Valentina Rosita Grande, la 37enne di San Francesco al Campo, ritenuta la principale responsabile della maxi truffa. Cesare Carnevale Schianca, il suo legale, ha sollevato una questione di legittimità costituzionale, facendo riferimento a questo requisito poiché andrebbe contro alcuni principi fondamentali della Costituzione. Si tratterebbe di un requisito discriminatorio nei confronti dei percettori accusati, essendo questi romeni e cittadini europei.

Cittadini che hanno, pertanto, diritto ad accedere ai servizi sociali e alla libera circolazione come ha stabilito l’Unione Europea che, nel Febbraio scorso, ha avviato un procedimento d’infrazione nei confronti dell’Italia. La motivazione addotta dall’avvocato della principale imputata ha così portato alla decisione di
bloccare il processo abbreviato. Questo avrebbe dovuto concludersi Lunedì, ma l’udienza è stata rimandata al prossimo 1° Marzo.

Il giudice dovrà quindi valutare gli elementi a sua disposizione e decidere se il processo potrà proseguire. Il verdetto riguarderà in particolar modo la signora Valentina Rosita Grande. Secondo le dichiarazioni di Giovanni Caspani, pubblico ministero, e di Enrica Gabetti, procuratrice, la donna era a capo di
un’organizzazione illecita che consentiva agli stranieri non aventi diritto di percepire ugualmente il reddito di cittadinanza.

I dettagli della maxi truffa sul reddito di cittadinanza

La maxi truffa ha coinvolto molte persone che dichiaravano di essere senza fissa dimora e beneficiari di protezione internazionale. Ecco perché risultavano residenti in Via della Casa Comunale. Solo nel capoluogo piemontese avrebbero percepito indebitamente il reddito 314 persone, attraverso i Caf di via Fratel Teodoreto e di Via Marchese Visconti. In realtà il nucleo operativo metropolitano della guardia di finanza di Torino avrebbe svolto un’indagine che interessava circa 3.000 pratiche sospette. La Procura avrebbe contestato, tra i vari reati, anche la corruzione di persona incaricata di un pubblico servizio.

La signora Grande, infatti, avrebbe ricevuto dei compensi per rilasciare le pratiche agli indagati, sebbene durante l’interrogatorio abbia negato, dicendo che questi avrebbero pagato solo la tessera del patronato. Secondo le testimonianze agli atti, però, si parlerebbe di versamenti pari a 25 euro per ogni pratica, nonostante la legge non preveda compensi né tesseramento al Caf che si occupa delle procedure relative al reddito di cittadinanza. Che dire: non ci resta che attendere il 1° Marzo per sapere quale decisione prenderà il giudice e se gli attuali indagati verranno condannati. Quale percorso seguirà la giustizia nei confronti dei truffatori per poter emettere una giusta sentenza? A voi i commenti!