Il giovane regista Stefano Malchiodi si è spento all’età di 32 anni in un ospedale di Roma. Le cause della morte sono ancora da stabilire, anche se cominciano a emergere alcune ipotesi in merito. Ecco cosa sappiamo del talentuoso regista e della sua prematura scomparsa.
La morte di Stefano Malchiodi: le cause
Secondo quanto riportato dai media locali, Stefano Malchiodi sarebbe scomparso prematuramente in seguito a un’embolia polmonare insorta dopo un ricovero d’urgenza in un nosocomio della capitale. La notizia, però, attende di essere ufficializzata. Il giovane film-maker si è spento prima di poter realizzare i
suoi sogni. Giancarlo, il padre di Stefano, e il fratello Giorgio sono partiti per Roma per riportare il corpo del loro congiunto nel suo paese natale. La madre, purtroppo, è scomparsa qualche anno fa.
Il Centro sperimentale di Cinematografia ha voluto ricordare Malchiodi sui social unendosi al dolore dei familiari, dei colleghi e degli amici. Anche i compagni della Pallacanestro Martinengo hanno espresso il loro cordoglio, definendo Stefano un sognatore, sempre pronto a gettarsi nella mischia per centrare il canestro e conquistare 2 preziosissimi punti.
Un talento innato quello di Malchiodi che, seppur giovanissimo, ha dato un grandissimo contributo al cinema italiano, lasciando sicuramente una notevole impronta artistica. Il suo primo lavoro, Anne, è stato realizzato con la tecnica della rotoscopia. Si tratta di un procedimento che permette di rendere animate le figure degli attori che hanno girato dal vero grazie a un effetto pittorico su ogni singolo frame.
Chi era Stefano Malchiodi?
Stefano Malchiodi, nato a Martinengo in provincia di Bergamo, aveva frequentato il liceo scientifico a Romano di Lombardia. Successivamente aveva deciso di seguire un corso di produzione cinematografica presso la Civica Scuola di Cinema di Milano. Qui si era diplomato nel 2014, presentando una tesi sul cinema indipendente. L’anno successivo si era trasferito a Roma per perfezionare i suoi studi presso il Centro Sperimentale di
Cinematografia.
Nel 2021 aveva vinto con Domenico Croce il David di Donatello per il miglior cortometraggio. Parliamo di Anne, il primo lavoro da regista di Malchiodi. La pellicola, della durata di 15 minuti, è ispirata alla storia vera di James Leininger, un bambino di nazionalità americana, nato nel 1996, che palesava i ricordi di una vita passata. Molti di questi ricordi combaciano con le avventure di James Houston II, pilota di aviazione morto nel 1945 durante la battaglia di Iwo Jima.
Il bimbo, dai 2 agli 8 anni, era stato colpito da una sindrome da stress post traumatico. Si svegliava di notte urlando, ma nessuno riusciva a capire cos’avesse. Il piccolo James aveva una passione particolare per gli aerei e ne conosceva tutte le parti meccaniche. Ma non solo, perché ricordava anche alcune vicende di guerra ben dettagliate. Il padre, sempre più determinato a chiarire il mistero riuscì a ricomporre il puzzle, collegando tutti questi segnali all’aviatore morto al termine del secondo conflitto mondiale.
Il cortometraggio, prodotto dalla società romana 10D Film e dalla Anemone Film di Napoli, aveva vinto anche il Premio Anec-Fice e il Premio Rai Cinema Channel RayPlay. Un talento innegabile quello di Stefano Malchiodi che ha sconvolto il mondo del cinema, e che lascerà il segno, non
credete? A voi i commenti!