• Lun. Nov 25th, 2024

Il fisico e divulgatore Carlo Rovelli, intervistato da Il Fatto Quotidiano, dice la sua sulla guerra in Ucraina e sul timore di un conflitto mondiale.

 

Carlo Rovelli intervistato da Il Fatto Quotidiano su guerre, ecologia, povertà, libertà

Il Fatto Quotidiano ha intervistato il professor Carlo Rovelli, fisico e divulgatore, sulla guerra in Ucraina ed altri temi di grande attualità come la transizione ecologica. A suo parere, prima di giudicare i Paesi del Golfo, dobbiamo chiederci in che modo può contribuire l’Italia. I Paesi del Golfo si stanno preparando ad usare capitali accumulati dal petrolio per diversificare economie. L’Italia, decima potenza economica mondiale, sta meglio di altri Paesi. Deve, a suo modo, contribuire a salvare tutti dall’imminente disastro.

Non bisogna neanche giudicare sistemi politici diversi, puntare il dito su dittature e lodare a tutti i costi le democrazie. Contano i fatti. Rovelli ha fatto l’esempio della Cina che, in 40 anni, ha quasi azzerato l’analfabetismo e aiutato mezzo miliardo di persone ad uscire dalla povertà estrema. Possiamo solo imparare dalla Cina.

Alla parola ‘libertà’ i popoli preferiscono uscire dalla miseria. Il termine libertà cambia di significato tra un Paese e l’altro. In diverse nazioni, libertà vuol dire liberarsi dal dominio militare Usa. Da noi libertà cos’è? E’ solo uno slogan che copre ipocrisie e privilegi, è pensare ai propri interessi sulla pelle di altri. Questo è il pensiero di Rovelli.

Preoccuparsi della reputazione dell’Occidente o contare i morti?

L’Europa sta perdendo in termini di confronto bellico con la Russia e non ha alcuna influenza in Medio Oriente. Rovelli si preoccupa di ben altro che della reputazione dell’Occidente. E’ meglio chiedersi quanto costa la guerra in Ucraina in termini di esseri umani uccisi, città devastate, famiglie distrutte.

I conflitti devono cessare. Gli abitanti delle aree occupate dalla Russia dovrebbero votare sotto un controllo internazionale per decidere con chi vogliono stare. I Paesi dell’Onu dovrebbero imporre gli accordi di Oslo a Israele e Palestina. Sarebbero tutti concordi tranne gli Stati Uniti.

A Rovelli non piace né Trump né Biden. Ha spinto più guerre Biden che qualsiasi altro repubblicano. L’America deve accettare l’idea di non essere più il padrone indiscusso. Deve farlo per il bene dell’evoluzione economica globale e Biden non è la figura più adatta per gestire questo delicato passaggio. Chi se ne frega della reputazione. La priorità è evitare i massacri.

Carlo Rovelli ‘vede’ avvicinarsi un conflitto mondiale con tutti i possibili disastri ecologici.

Ha concluso l’intervista spendendo poche parole sulla destra al potere in Italia. Per lui, giudicare la destra è come giudicare il fatto che “oggi piove anziché esserci il Sole”. Non vuole giudicare nessuno. Vota per un disimpegno dalle azioni belliche, per una politica internazionale che non sostenga la guerra. Vuole un impegno ecologico concreto ed un bilanciamento delle attuali disparità economiche.

Che ne pensate delle parole di Rovelli? A voi i commenti!