La libertà di stampa deve essere tutelata. Questa è la decisione presa dalla Commissione Europea contro coloro che vogliono infangare i giornalisti solamente per far tacere l’opinione pubblica. Stop ad ogni forma di querela temeraria quindi, poiché la Comunità Europea ha deciso di schierarsi dalla parte della stampa. Ecco quello che è stato deciso.
Commissione Europea: stop alle querele temerarie
Quando si parla di querela temeraria si fa riferimento ad un provvedimento giudiziario volto a trascinare in tribunale chiunque riporti una notizia che potrebbe risultare scomoda.
Si tratta quindi di processi giudiziari abusivi che hanno come unico scopo quello di mettere a tacere la libertà di stampa e chiedere dei risarcimenti del tutto illegittimi. La Commissione Europea ha quindi chiesto che tutte queste azioni vengano analizzate e archiviate poiché spesso infondate.
Il prossimo provvedimento è quello di istituire delle garanzie che vadano a tutelare ancor di più queste figure, emettendo sanzioni contro chi agisce abusivamente contro il mestiere della stampa.
Chi accusa un giornalista in maniera illecita dovrà quindi sostenere tutte le spese di tipo processuale, comprese quelle dell’accusato. Quest’ultimo, inoltre, avrà diritto a un risarcimento per danni materiali.
Il tribunale al quale ci si rivolge potrà applicare ulteriori sanzioni nel caso in cui lo ritenesse necessario.
Quali provvedimenti ha deciso di adottare la Commissione Europea?
Per sostenere questa presa di posizione, la Commissione Europea ha deciso di allineare le diverse proposte di legge ad ogni caso di accusa rivolta alla stampa.
Ciò significa che i processi di tipo penale avranno lo stesso trattamento di quelli ad impronta civile. Molto probabilmente verranno prese altre misure per abbattere questo fenomeno, come la sensibilizzazione verso questo argomento.
Spesso i giornalisti arrivano ad aver paura di esprimere la loro opinione in quanto vengono minacciati a livello verbale o fisico. Finiscono quindi per lavorare in un ambiente ostile e molto pericoloso.
La vicepresidente della Commissione Europea, Vera Jourova, si è incaricata personalmente di portare avanti questa battaglia. La donna ha dichiarato che farà di tutto per proteggere i giornalisti e combattere chi, invece, cerca di farli tacere su questioni scomode.
In una società democratica infatti, ogni persona deve essere libera di esprimere la propria opinione. É questo è il motivo che ha portato la Commissione ad introdurre delle sanzioni per chiunque cerchi di contrastare l’attività del giornalista, arrivandolo a minacciare.
Solitamente i disagi più gravi si manifestano quando un giornalista tratta argomenti che vanno in qualche modo a toccare l’interesse pubblico.
Abbiamo alle spalle decine e decine di testimonianze di giornalisti uccisi o malmenati per aver trattato argomenti come il riciclaggio di denaro, la mafia, la corruzione e molto altro ancora.
Sicuramente il provvedimento merita le dovute attenzioni e, secondo la Jourova, tutti coloro che interferiscono con il lavoro del giornalista dovranno pagare per il loro comportamento scorretto.
Questa iniziativa è dedicata anche a tutti quei giornalisti che in passato hanno perso la loro vita per ottenere il massimo risultato sul lavoro.
Questo è il caso di Daphne Caruana Galizia, una giornalista uccisa poiché coinvolta in diverse dinamiche.La donna era stata condannata ad affrontare più di 40 cause proprio per i contenuti da lei pubblicati.
E voi siete d’accordo con questa iniziativa intrapresa dalla Commissione Europea per tutelare la figura del giornalista?