Lievitano i costi del conto corrente a fronte di rendimenti fermi a zero. In aumento anche tassi passivi ed altro ancora. I dati dell’indagine di Altroconsumo.
Conto corrente tradizionale, costi in aumento: chi ci rimette di più?
I costi legati ai conti correnti hanno registrato un ulteriore aumento. Dall’inizio dell’anno gli incrementi medi possono arrivare al +22%. Al contrario, i rendimenti offerti dalle grandi banche restano fermi a zero, tolte le promozioni. Sono saliti anche i tassi passivi superando il 18%, aumentano anche i canoni Bancomat e carte di credito, fondamentali per i pagamenti digitali.
In questo contesto, a rimetterci di più sono i giovani con un incremento del 22% (91 euro), seguiti dalle famiglie. Va meglio ai pensionati, colpiti meno dall’aumento dei costi bancari: in media, si parla di un +4% (156 euro). Devono, però, vedersela con Poste, Bpm e Credem in casi particolari: i costi sono, rispettivamente, aumentati del +23%, +48% e +16%.
Questi dati sono emersi dall’ultima indagine condotta da Altroconsumo per L’Economia del Corriere della Sera.
Altroconsumo ha confrontato gli indicatori di costo complessivo (Icc) dei conti correnti nel periodo che va dal 31 gennaio al 5 dicembre dell’anno scorso. In questi nove mesi, oltretutto, l’inflazione è calata al 5,7% a novembre.
Altroconsumo ha analizzato i conti correnti tradizionali più rilevanti attingendo alla sua banca dati. Il costo associato ai conti ha subito un aumento medio del 7% per una media di 170 euro a famiglia. Ciò significa che, considerando il bollo di 34,20 euro ed un rendimento dello 0,1% che annulli i costi, in media bisognerebbe mantenere sul conto un saldo di 213mila euro.
Aumento dei costi anche per i conti online o alternativi
L’incremento dei costi bancari non ha risparmiato neanche i conti online o alternativi. L’aumento è minore rispetto ai conti correnti tradizionali perché i conti digitali presentano costi inferiori di circa un terzo. L’indicatore di costo complessivo per le famiglie è cresciuto del 5%, per i giovani del 14%, per i pensionati del 4%. I costi annuali per i conti online oscillano tra i 24 e i 36 euro per le tre categorie di clienti. Soltanto Bper ha scelto una direzione opposta.
Il trend è un aumento generalizzato, legato ai servizi offerti in filiale o alle carte di pagamento.
Parlando di conti alternativi, Illimity ha registrato un incremento del 59% per i giovani, Fineco del 69%. Quest’ultimo, ora, per la carta di debito fisica addebita 9,95 euro, mentre prima la carta Bancomat era gratuita.
Secondo le rilevazioni di Altroconsumo, la banca più conveniente nei conti alternativi è la Bbva. La banca spagnola ha mantenuto a zero i costi per giovani, famiglie e pensionati. In più, i tassi di rendimento sono stati fissati al 4% fino al 31 gennaio 2025.
Nei conti correnti tradizionali, invece, le offerte più convenienti provengono da Mps per famiglie e pensionati (metà della media) e Poste per i giovani (circa un terzo della media).
Che ne pensate di questa batosta generale? A voi i commenti!