• Gio. Nov 21st, 2024

Arriva Il Bonus Ritocchini: Il Governo Elimina L’Iva Dai Trattamenti Estetici!

I partiti della maggioranza hanno proposto una mozione alla Camera che prevede l’azzeramento dell’IVA sugli interventi di chirurgia estetica. Ecco i particolari relativi alla proposta del Centrodestra che ha scatenato le polemiche dell’opposizione.

 

La proposta della maggioranza: sconti fiscali sulla chirurgia estetica

La nuova normativa, inclusa nel decreto Anticipi, attesta l’esenzione dell’IVA per i trattamenti estetici volti a diagnosticare o curare malattie o problemi di salute, anche dal punto di vista psicofisico. Ovviamente, a condizione che gli scopi terapeutici vengano attestati da un certificato medico. A differenza della prima formulazione, nel nuovo testo è stato potenziato il riferimento al certificato medico, anche se questo potrebbe limitarsi a una semplice attestazione che dichiari il forte disagio psicologico vissuto dalla persona. Disagio causato da un aspetto ritenuto imperfetto.

Ciò significa che l’emendamento non fa riferimento soltanto alle operazioni considerate necessarie dopo incidenti o gravi patologie, ma anche ai semplici ritocchini estetici per migliorare l’aspetto fisico. Le nuove modifiche hanno suscitato inevitabilmente l’insorgere di diverse polemiche. Marina Sereni, responsabile della salute per il Partito Democratico, ha fatto presente che i tagli dei fondi destinati al Pnrr hanno colpito le case e gli ospedali di comunità. In più si è scoperto che i nuovi emendamenti riducono i posti letto nelle terapie intensive e sub intensive.

Nicola Fratoianni ha dichiarato che si sarebbe aspettato una maggior attenzione nei confronti di coloro che non possono permettersi le cure odontoiatriche o non riescono più a pagare i farmaci o ancora, che devono aspettare mesi o addirittura anni per essere visitati. Il Governo, però, avrebbe trovato i soldi per favorire i trattamenti estetici defiscalizzandoli. Anche Luana Zanella, capogruppo di Alleanza Verdi Sinistra alla Camera, ha manifestato un certo disappunto nei confronti del nuovo emendamento. La Zanella ha precisato che ognuno è libero di fare ciò che vuole del proprio corpo, ma ritiene che la nuova normativa sia inaccettabile perché concede gli sgravi fiscali su interventi che non sempre riguardano la salute delle persone.

Bonus ritocchini: i pareri favorevoli

Il nuovo emendamento del Decreto Anticipi riguardante gli interventi di chirurgia estetica ha raccolto anche diversi consensi. Tra questi, quello di Emanuele Bartoletti, il Presidente della Società Italiana di Medicina Estetica (Sime). Questo si è dichiarato favorevole poiché la normativa sancisce la non applicabilità dell’IVA alla chirurgia estetica per scopo medico. L’unico rammarico consiste nel fatto che nel decreto non sia stata inclusa anche
la medicina estetica.

Entrambe le discipline, infatti, promuovono lo stesso obiettivo. Anzi, secondo Bartoletti, la medicina estetica avrebbe più diritto all’esenzione dell’ IVA poiché i suoi scopi primari sono di tipo diagnostico, preventivo e correttivo. L’azzeramento dell’Iva non riguarderebbe solo le operazioni di chirurgia estetica, peraltro già gratuite e mutuabili, come nel caso un intervento di mastoplastica in seguito a un tumore al seno. L’emendamento, a prima firma Michaela Biancofiore, interesserebbe anche coloro che sentono di dover migliorare il proprio aspetto esteriore. Certo, in un periodo in cui è stata aumentata l’IVA su pannolini, prodotti per l’infanzia e assorbenti, dare la priorità ai ritocchini di chirurgia estetica, non può non scatenare le polemiche. E, intanto, nasce un nuovo slogan: meno figli più filler. Cos’altro aggiungere? A voi i commenti!