Maya e Itay hanno finalmente potuto riabbracciarsi. I due fratelli rapiti al rave party nel deserto si sono incontrati in ospedale dopo essere stati rilasciati da Hamas. Il Centro medico di ricovero avrebbe pubblicato le foto dell’evento. Ecco i particolari.
Maya e Itay di nuovo insieme: il ricongiungimento in ospedale
Stanno bene i due fratelli rapiti da Hamas il 7 Ottobre scorso durante il rave party nel deserto del Negev. Maya Regev, 21 anni e suo fratello Itay, 18 anni, ora sono liberi e si sono ritrovati in ospedale. Liberati a pochi giorni di distanza, lui il 29 Novembre e lei 4 giorni prima, hanno potuto riabbracciarsi nel Centro medico israeliano Soroka. La giovane donna cammina con le stampelle e presto dovrà affrontare un intervento chirurgico per le ferite subite durante l’attacco di Hamas. Purtroppo non tutti gli ostaggi hanno avuto la stessa sorte.
Ofir Sarfati, rapito anche lui al rave party, è morto. Il 27enne, che studiava ingegneria elettronica, era apparso in alcuni video. Era stato ferito in modo grave e veniva portato via dai terroristi. Sono 364 i giovani che hanno perso la vita durante il feroce attentato al Nova Music Festival, nel deserto del sud di Israele. Le ultime notizie riguardano purtroppo un altro evento drammatico: Kfir Bibas, il piccolo di 10 mesi simbolo della tragedia che ha travolto gli ostaggi di Hamas, è morto. Con lui hanno perso la vita il fratellino Ariel, di 4 anni, e la mamma Shiri Silverman Bibas.
Nel frattempo è stata stabilita una proroga di 24 ore della tregua tra Israele e Hamas. Antony Blinken, il segretario di stato americano, incontrerà nuovamente Benjamim Netanyahu, per insistere sul cessate il fuoco e promuovere la liberazione totale degli ostaggi. Tra gli obiettivi principali anche quello di limitare l’offensiva israeliana nella Striscia di Gaza.
Si lavora per una nuova tregua: attesa la liberazione di altri ostaggi
Secondo quanto riportato da Haarets, si attende la liberazione di altri 8 ostaggi israeliani da consegnare alla Croce Rossa per poi essere trasferiti in Israele. Nel frattempo procederebbero i negoziati per il rilascio di tre corpi trattenuti a Gaza. Non è ancora nota la loro identità, ma potrebbero essere i cadaveri di mamma Shiri e dei due piccoli dai capelli rossi, Kfir e Ariel. In precedenza Hamas aveva deciso di liberare Amit Soussana, 40 anni, e Mia
Schem, 21 anni.
È importante sottolineare che, da quel terribile 7 Ottobre, sono state completamente distrutte 46mila abitazioni, mentre oltre 234 mila case hanno subito danni parziali. Proseguono, intanto, i dibattiti diplomatici per arrestare il conflitto. La tregua di 24 ore sta per scadere, mentre il Governo di Gaza rende noto che gli aiuti giunti finora sono insufficienti e che la popolazione necessiterebbe di almeno 1.000 camion al giorno contro le poche decine registrate.
Secondo le dichiarazioni di Wael Abu Mohsen, responsabile palestinese al valico di Rafah, le autobotti di carburanti sono state 7. Ciò significa che, in mancanza di fornitura elettrica da Israele, occorre utilizzare l’energia dei generatori a gasolio. Cresce, nel frattempo, l’allarme epidemie. Secondo l’Oms, oltre 1,3 milioni di persone vivono in condizioni di sovraffollamento e in carenza di condizioni igienico sanitarie. Tale situazione potrebbe fare più vittime dei bombardamenti stessi: a voi i commenti!