Essere genitori è molto difficile ma esserlo al giorno d’oggi è letteralmente più complicato rispetto al passato. Ma cosa potrebbe comportare l’incapacità di non saper dire di no al proprio figlio? Cerchiamo di capire insieme perché è importante intervenire sul concetto di genitorialità.
La cultura generazionale: ecco come cambia la figura dei figli con il progredire della società
Tutti siamo consapevoli di come vivere all’interno di una società evoluta e tecnologica come la nostra sia indubbiamente un grandissimo vantaggio. Oggi fare le cose è molto semplice rispetto a quanto accadeva nel passato, ma pare che questa frase non trovi conferma in merito ad un aspetto dal quale non si può transigere. Ci riferiamo ovviamente al concetto di genitorialità.
In passato essere figli non era facile, in quanto i genitori venivano visti come delle autorità con le quali molto spesso non si poteva avere nemmeno un legame di tipo affettivo. Per non parlare poi del ruolo occupato dalle donne e dalle figlie femmine, le quali non avevano alcun tipo di diritto nei confronti dei figli maschi, nonostante alle volte molto più dotate degli stessi.
La donna doveva stare in casa, accudire la famiglia e prendersi cura della propria abitazione. Stop. Non doveva studiare. Non doveva lavorare. Alle volte perdeva perfino tutte quelle caratteristiche che l’avrebbero portata a distinguersi dal resto della popolazione. Il concetto del patriarcato ha trovato le sue basi in questo discorso, parole secondo le quali una donna non merita niente, una donna vale la metà dell’uomo più scarso. Oggi, anche se solo in parte, questo concetto è cambiato, anche se le disparità tra i due sessi sono ancora all’ordine del giorno.
Il problema dei genitori che non sanno dire di no
Per molte persone il problema di oggi non sarebbe legato alle differenze che spesso emergono a seguito della discriminazione sessuale, ma a qualcosa che ha delle origini molto più profonde. Non si parla di qualche cosa che erge le sue basi sul patriarcato, ma sul modello di genitorialità che con il tempo è venuto a mancare.
Tra tutti è stato fatto il nome di Filippo Turetta, il giovane ragazzo che si è macchiato della morte dell’ex fidanzata Giulia Cecchettin. Il padre dell’assassino si è chiesto come il suo bravo ragazzo fosse arrivato a compiere un gesto così estremo quando nella vita nessuno gli ha mai fatto mancare nulla. Forse il fatto di non avergli mai detto di no ha inciso sulla sua capacità di incassare un rifiuto.
I figli di oggi non sono abituati al rifiuto, non hanno emozioni in quanto hanno sempre e subito tutto quello che desiderano. Non sanno più che cosa significhi desiderare qualcosa, per loro tutto è dovuto. Non bisogna quindi cercare di rivoluzionare il termine del patriarcato, ma correggere il tiro della genitorialità prima che sia troppo tardi. Solo in questo modo, secondo gli esperti, potremo vivere in una società in grado di debellare ogni forma di crudeltà e ignoranza. Cosa ne pensate? A voi i commenti!