Un nuovo episodio di natura sismica ha investito la zona dei Campi Flegrei. Da tempo l’area in questione è nel mirino degli esperti, ma pare che la situazione stia potenzialmente peggiorando con il passare delle ore. Ecco perché si parla di pericolo imminente.
Pericolo nell’area dei Campi Flegrei: il magma è in risalita
Da un po’ di tempo a questa parte la situazione relativa alla zona dei Campi Flegrei a Napoli è nel mirino degli esperti. Questo perché si sono verificati diversi eventi di natura sismica, i quali hanno inciso enormemente sulla natura circostante. Questa è un’area estremamente delicata, in quanto sono presenti tantissimi vulcani che potrebbero eruttare da un momento all’altro.
Proprio per questa ragione l’Osservatorio Vesuviano monitora costantemente la situazione al fine di individuare e prevenire potenziali pericoli. Gli esperti hanno tenuto una relazione qualche giorno fa, individuando come nel giro di poco più di un’ora si siano registrate 5 scosse di terremoto che avrebbero fatto precipitare la situazione. Secondo la loro opinione si tratta di fenomeni da tenere sotto controllo, in quanto sarebbero solamente il preambolo di una situazione che potrebbe peggiorare da un minuto all’altro.
La Commissione Grandi Rischi si è già radunata in diverse occasioni ed è riuscita a deliberare come, nelle ultime ore, il magma sia in risalita all’interno dei vulcani. Se all’inizio questo si trovava a circa 8 km di profondità, ora è risalito arrivando ad avere solo 4 km di distanza dal suolo terrestre. Si tratta di dati molto preoccupanti, soprattutto se prendiamo in considerazione il poco tempo che è passato da un avvenimento all’altro. Per questo motivo i vulcanologi chiedono di intensificare tutte le procedure di controllo al fine di prevenire i disastri che potrebbero sopraggiungere con l’arrivo del nuovo anno.
Campi Flegrei: le cose possono peggiorare ancora?
Ovviamente il rilascio di tali dichiarazioni non ha lasciato indifferente il popolo napoletano che ha subito cominciato a manifestare molta preoccupazione a seguito di questi accadimenti. Gli esperti sono quindi intervenuti per cercare di rendere più chiara la questione, dicendo che potrebbero innescarsi dei processi di natura sismica che potrebbero favorire ancora la risalita del magma verso la superficie terrestre.
Questo sia perché i terremoti sono costanti e molto frequenti ma anche perché il suolo è deformato e le condizioni critiche potrebbero non fermare il magma che si intensificherà con il passare del tempo. Purtroppo non c’è molto da fare a tal proposito, se non cercare di condurre degli studi approfonditi volti a individuare la risalita del magma nei prossimi mesi. Gli esperti temono però che i segnali che potrebbero manifestarsi potrebbero essere troppo deboli per essere colti in tempo.
È quindi necessario attuare delle procedure di verifica e di controllo più dettagliate e intense. L’allerta deve essere costante e si deve intervenire con metodi superiori che consentano di monitorare la situazione e, al tempo stesso, fornire un piano di emergenza laddove se ne dovesse mostrare l’esigenza. A tal fine è stata redatta una relazione che si focalizza proprio sulla direzione del magma e sulla velocità con la quale lo stesso si sta dirigendo verso i vari crateri dei vulcani. La situazione è davvero preoccupante non pensate? A voi i commenti!