Durante l’ultima puntata de La Zanzara, Giuseppe Cruciani ha sbottato contro le parole di Elena Cecchettin, la sorella di Giulia, uccisa a 22 anni dal suo ex fidanzato. Il conduttore non pensa di doversi scusare, come uomo, per la drammatica morte della ragazza. Ecco perché.
Le parole di Giuseppe Cruciani: Non mi sento colpevole
Lunedì 20 Novembre, nel corso del programma radiofonico La Zanzara, Cruciani si è scagliato contro la sorella di Giulia Cecchettin, secondo la quale tutti gli uomini avrebbero dovuto sentirsi colpevoli. Anche chi non ha mai fatto del male a una donna. La giovane donna ha affermato di essere convinta che nella vita di ogni uomo ci sia stato un momento in cui ha mancato di rispetto a una donna, invitando il genere maschile a farsi un esame di coscienza. Ma Cruciani non ci sta.
Il conduttore ha detto, usando toni un po’sopra le righe, di non sentirsi responsabile dell’omicidio di Giulia e che nessuno deve sentirsi in colpa per qualcosa che non ha fatto. Secondo Giuseppe Cruciani non esiste la colpa collettiva. Non tutti gli uomini, infatti, sono assassini, molestatori o stupratori. Anzi, per fortuna, la maggior parte, o meglio quasi tutti, sono persone bravissime.
Il giornalista ha poi commentato il post di Francesco Renga, che ha chiesto scusa a Giulia in risposta alla sua tragica morte. Chiedere scusa, secondo il parere del conduttore è un’idiozia. Sarebbe stato meglio scrivere che Giulia è stata assassinata e che si spera che il colpevole paghi il suo gesto atroce per tutta la vita. La speranza è che anche questa triste vicenda non si concluda come nel caso di Dimitri Fricano, ha continuato Cruciani. Stiamo parlando dell’assassino di Erika Preti, la cui pena è stata commutata, pochi anni dopo, con gli arresti domiciliari per una grave forma di obesità.
Giuseppe Cruciani: il femminicidio non è una colpa sociale
Il giornalista ha poi difeso il sociologo Giacomo Amadori attaccato per il suo libro che parla anche di violenza delle donne e accusato di essere sessista. Cruciani ha poi dichiarato che, prendendo di mira il patriarcato, si alleggeriscono le responsabilità del vero colpevole della morte della ragazza.
L’unico vero responsabile di questo atroce delitto è Filippo Turetta, non il patriarcato, né la mancanza di educazione sessuale e nemmeno l’uomo in quanto tale.
Un reato così grave non può ricadere su tutti gli uomini, colpevolizzandoli come stanno facendo le donne guidate da Elena Cecchettin. Secondo il parere del giornalista, pur rispettando il dolore di Elena, è sbagliato dire che tutti gli uomini dovrebbero fare una sorta di Mea Culpa. Ma sbagliano anche gli uomini che si scusano in nome di Filippo, poiché anche questa sarebbe una forma di patriarcato. Dopo aver dichiarato di non sentirsi assolutamente colpevole, Cruciani ha detto che sarebbe stato meglio se gli uomini si fossero dissociati da Filippo Turetta.
Questo perché il femminicidio da lui commesso non può e non dev’essere condiviso dagli altri. Nei prossimi giorni verranno celebrati i funerali della giovanissima Giulia, una ragazza piena di vita che stava per realizzare i suoi sogni. Sogni infranti dalla mano del suo killer, colui che aveva amato per un anno e mezzo: a voi i commenti!