Con il passare degli anni, i lavoratori definiti nomadi digitali sono aumentati sempre di più. Si tratta di persone che hanno ripudiato il loro lavoro per lavorare in tutti quei luoghi in cui sia presente una connessione ad Internet. Ma quali sono le mete più ambite per svolgere questa professione? Scopriamolo insieme!
I nomadi digitali: chi sono queste persone in costante aumento?
Come detto prima, i nomadi digitali sono quei lavoratori che hanno deciso di stravolgere la loro vita per dedicarsi ad un settore in costante crescita.
Gli imprenditori digitali riescono a portare a casa uno stipendio sfruttando la connessione Internet e lavorando ovunque questa sia presente. Al momento questo settore é ricoperto prevalentemente dagli italiani, seguiti dai tedeschi e dei francesi.
Lavorare liberamente senza doversi recare in un posto fisso è davvero vantaggioso per tutti i nomadi digitali, in quanto non esistono né orari né vincoli da rispettare.
Quali sono le mete ideali per i nomadi digitali?
Le diverse ricerche effettuate da Volagratis hanno permesso di identificare tutte le destinazioni migliori per chi ama svolgere questo tipo di lavoro.
Tra i posti più gettonati rientra Bali, dove è possibile affittare delle camere e svolgere questo lavoro in tutta tranquillità. Stessa cosa per quanto riguarda le Canarie, dove il clima è perfetto durante l’intero corso dell’anno e la connessione è davvero ottimale.
Anche Lisbona e Buenos Aires sono molto apprezzate, la prima per il costo della vita contenuto e la seconda per tutti i servizi offerti dalla capitale argentina.
Da non sottovalutare anche Maiorca, fantastica dal punto di vista culinario, e la Croazia, dove il turismo eccelle in ogni stagione dell’anno. Sul fronte italiano invece, emerge la Liguria, dove è possibile effettuare il coworking in diversi luoghi e disporre di altissimi livelli di fibra ottica.
La pandemia ha influito sulla nascita dei nomadi digitali?
Sicuramente il periodo della pandemia ha comportato un’evoluzione nel settore lavorativo. Le diverse esigenze manifestate dalla società hanno permesso l’instaurazione di un lavoro di tipo digitale.
A seguito del lockdown molte persone si sono ritrovate a dover svolgere la propria professione da casa, cosa che prima era praticamente impensabile in molti ambiti.
Grazie a questa risorsa è stato possibile evidenziare come il lavoro in smart working offrisse diversi benefici non solo al lavoratore ma anche all’azienda.
Vengono infatti ad abbattersi tutti i tempi di trasporto, così come i costi relativi al carburante e alla benzina, per non parlare della pausa pranzo e di tutte le spese accessorie.
Ora che la situazione di emergenza é in parte superata, questa nuova tipologia di lavoro continua ad essere la più gettonata. Molte persone sono infatti libere di gestire la propria professione secondo gli orari e i termini che preferiscono.
A risentirne é però il settore legato alle relazioni sociali, poiché non vi è più cooperazione fra i colleghi, almeno per quanto riguarda una vicinanza fisica.
A oggi, quindi, la professione di nomade digitale sembra fruttare molto e forse questi dati aumenteranno ancor di più in un futuro non troppo lontano.
Avete mai sentito parlare dei nomadi digitali? Secondo voi questa professione otterrà sempre più successo con il passare del tempo?