La Stampa ha elencato tutti i programmi in Rai che, dal primo gennaio 2024, potrebbero saltare. A rischio anche Mercante in fiera condotto da Pino Insegno.
Rai, programmi a rischio dal primo gennaio 2024
Nell’era del governo Meloni, diversi programmi in Rai traballano. La Stampa ha svelato quali potrebbero non sopravvivere facendo una lista delle trasmissioni a rischio.
Nel mirino, secondo il quotidiano torinese, sono finiti il programma di Max Giusti, Nunzia De Girolamo su Raitre, Bianca Guaccero e perfino quello in onda nel pre-serale di Raidue, il Mercante in fiera di Pino Insegno. Da gennaio 2024 le cose potrebbero cambiare a Viale Mazzini per costi esosi, da una parte, e basso share, dall’altra.
Tra i nuovi arrivati, in termini di share, si salva soltanto Citofonare a Raidue con Paola Perego e Simona Ventura: 20 puntate al costo di 88mila euro a puntata. Nel trimestre analizzato, registra un +0,27% di share.
A Raitre le cose non vanno meglio per il programma Che Sarà: non arriva ad eguagliare Le parole di Gramellini con -2,93% di share.
Il vero problema sono i palinsesti
La causa dei risultati deludenti in Rai dipenderebbe dai palinsesti perché non esiste né una visione né un coordinamento. Non ci sono più dirigenti come Marano o Teodoli e neanche esperti come Saccà, Leone, Minoli. Di conseguenza – conclude La Stampa – il palinsesto fa acqua da tutte le parti.
Un esempio? Si fissano 71 puntate del Mercante in fiera, che costa complessivamente due milioni di euro, mettendo in rivalità interna i programmi. Una scatola al giorno condotto da Conticini ha lo stesso share del Mercante in fiera. Perché spendere tanti soldi? Non sarebbe meglio investire su fiction internazionali che costano 10mila euro a puntata?
Il Tg2 ha definito penalizzante il Mercante in fiera per i bassi ascolti
Anche il Tg2 ha puntato il dito sui bassi ascolti registrati dal Mercante in fiera.
Ha definito ‘penalizzante’ il quiz show, che precede spesso l’edizione serale del telegiornale, perché affosserebbe lo share. In pratica, il Tg2 darebbe la colpa dei bassi ascolti al programma di Pino Insegno, che non traina come dovrebbe.
Pino Insegno: la ‘cattiveria’ scritta da Dagospia
Qualche giorno fa, il conduttore del Mercante in fiera si è sfogato sul Corriere della Sera in un articolo a firma di Fabrizio Roncone.
La domanda è: il Mercante in fiera rischia di chiudere o no? Quale destino attende la creatura condotta da Pino Insegno, benvoluto da Giorgia Meloni?
Il Mercante in fiera è un game show e viaggia su binari precisi: domanda, risposta, domanda. Il conduttore, in sostanza, ha ben poco spazio per aggiungere dell’altro.
Sfogandosi con il Corriere della Sera, Pino Insegno ha parlato chiaro. Nella fascia oraria in cui viene trasmesso il suo programma, la media è del 2,4%. Non è tanto ma neanche poco. Riguardo alla chiusura del programma, è una cattiveria scritta da Dagospia.
Che ne pensate del Mercante in fiera di Pino Insegno? A voi i commenti!