Inversione di rotta da parte del Governo che, dopo le anticipazioni dei giorni scorsi, decide di riscrivere la manovra. Forza Italia e la Lega bloccano il pignoramento sui conti correnti. Nel frattempo, si riapre il capitolo pensioni. Ecco le nuove disposizioni.
Nuovo dietro front del Governo: ecco cosa cambierà
Il Governo ha dichiarato che la norma che prevedeva il prelievo telematico sui conti correnti sarà cancellata. O meglio, secondo la Premier Meloni non sarebbe mai stata oggetto di discussione. La Presidente del Consiglio ha voluto precisare attraverso i social che la legge di bilancio non include il provvedimento che permetterebbe al Fisco di accedere ai conti correnti dei contribuenti. Ciò consentirebbe all’Agenzia delle Entrate di recuperare gli importi delle imposte non pagate. Uno stop secco e repentino, nonostante le bozze date alla stampa includessero proprio quella normativa, ma non solo.
Anche la questione relativa alla stretta sulle pensioni è stata argomento di dibattiti animati nella maggioranza. Palazzo Chigi, intanto, ha reso noto che le informazioni sulla legge di stabilità diffuse dai giornalisti in questi giorni si riferiscono a bozze non definitive. Le notizie riguardanti argomenti importanti come il prelievo coattivo dai conti correnti e le pensioni, non sono state diramate dal Ministero dell’Economia. Per questo motivo non sono da considerare attendibili.
Per quanto riguarda il pignoramento telematico, la misura prevede soltanto la possibilità di utilizzare strumenti informatici per rendere più efficienti quelli già esistenti. Anche Maurizio Leo, viceministro all’economia, avrebbe dichiarato che la nuova legge di bilancio non include tale norma. Sembrerebbero accuse rivolte alla stampa, anche se non possono essere considerate un’invenzione dei giornalisti.
Legge di bilancio 2024: la nuova bozza
Dopo le opportune smentite, il Governo ha deciso di ridefinire la manovra e, una volta chiarita la questione dei pignoramenti lampo, deve affrontare l’argomento pensioni. La Lega sarebbe contraria alla proposta di Quota 104, misura anticipata dal Ministro Giorgetti. Salvini ha ribadito che non ci sarà alcuna Quota 104, riaccendendo la discussione tra le varie fazioni. Tra le ipotesi discutibili resterebbe valida quella di rispolverare Quota 103, non dando spazio a ulteriori cambiamenti. Maurizio Leo ha poi confermato che alcune cose andavano chiarite e questo avverrà quanto prima.
Per quanto riguarda le pensioni, il ministro Giorgetti troverà sicuramente una soluzione. L’ultima bozza della legge di bilancio prevede l’opportunità di andare in pensione a 62 anni con 41 di contributi, accontentandosi però di un assegno contributivo. Sarebbero stati stanziati, inoltre, 11,6 miliardi di euro fino al 2032 per realizzare il ponte sullo stretto di Messina. Il Ministro delle Infrastrutture ogni anno, entro il 30 Giugno, deve comunicare al Cipess i progetti attuati per reperire nuove risorse che coprano i costi necessari alla realizzazione della struttura. Sicuramente si tratta di una vittoria per Matteo Salvini: il ministro avrebbe giurato che questa volta il ponte che collega la Sicilia all’Italia e all’Europa si farà. Non ci resta che attendere l’evoluzione dei fatti. Nel frattempo, a voi i commenti!