Putin sembra essere il primo vincitore nella guerra tra Israele e Hamas. Cosa c’entra il leader russo con l’Iran e la Cina? Dopo il silenzio, l’accusa di Putin agli USA.
Guerra tra Israele e Hamas: pericolosa rete con l’Iran, la Cina non sta a guardare
All’indomani dell’attacco di Hamas nella striscia di Gaza, lo strano silenzio di Putin si trasforma in accuse agli Stati Uniti per la guerra israelo-palestinese.
Con l’offensiva di Hamas a Gaza e la seguente reazione durissima di Tel Aviv, l’unico vincitore della crisi mediorientale tra Israele e palestinesi sembra essere Putin. Ha sorpreso il silenzio del presidente russo impegnato nell’operazione speciale in Ucraina. Dopo 6 giorni, ha rilasciato le prime dichiarazioni: Putin non fa espliciti riferimenti ai suoi interessi nell’area, che sono enormi e molto più rilevanti rispetto alla Cina, Quest’ultima è l’altra grande potenza che continua a restare in silenzio. Dietro l’attacco a Israele, in veste di alleata all’Iran, è spuntata la mano cinese. Il ruolo nella strage di Teheran del 7 ottobre pare sia stato collegato a richieste di Pechino. L’obiettivo della Cina è impedire l’accordo tra Dehli e Occidente: un accordo che rischierebbe di isolare Pechino in Africa. In due parole, sabotare il dialogo Tel Aviv-Riyad.
Putin non si pronuncia espressamente neanche sul ruolo strategico dell’Iran, alleato storico sospettato di fornire armi ad Hamas. Il leader russo si è semplicemente proposto come mediatore che ha ribadito le responsabilità degli USA e di Israele. Ha dichiarato che la linea unilaterale degli americani ha portato sempre più in un vicolo cieco la questione in Medio Oriente. Non è stata usata la mediazione internazionale di USA, Nazioni Unite, Russia e Ue. L’ha riferito la Tass.
Washington ha promesso a Tel Aviv di fornire armi, il che non è una novità.
Putin: l’appoggio all’Iran
Putin ha ammesso che la cosa più importante oggi in Medio Oriente è un cessate il fuoco immediato. Per lui la fine del conflitto israelo-palestinese può avvenire soltanto con la soluzione dei Due Stati sancita dall’Onu. Ciò si traduce nella creazione di uno Stato palestinese con capitale Gerusalemme est in pacifica convivenza con Israele. Da una parte, Putin parla di pace e solidarietà; dall’altra, raccoglie i frutti scaturiti dal lungo appoggio all’Iran.
La Russia è accusata di aver alimentato tensioni nel Mar Nero, Medio Oriente, Sahel, Balcani, Stati baltici anche ricorrendo al gruppo di mercenari Wagner. Putin ha ottenuto successi anche in Siria, Cecenia, Sudan, Niger, Moldavia, Georgia l’anno scorso, dopodiché ha iniziato a registrare fallimenti in Ucraina.
Putin incontra i leader di Hamas a Mosca
Dietro l’attacco di Hamas a Israele ci sarebbe l’Iran, alleato di Mosca. A Putin serviva per distogliere l’attenzione dalla campagna ucraina.
Pare che l’attacco ad Hamas sia stato pianificato almeno un anno fa col sostegno degli alleati iraniani (decine di milioni di dollari per le armi, aiuto logistico, addestramento militare).
L’Ucraina accusa Mosca. Il Centro ucraino di resistenza nazionale crede che i mercenari della Wagner abbiano partecipato all’addestramento dei militanti di Hamas.
Il ministero degli esteri russo punta ad un negoziato per la pace globale, attesa da tempo in Medio Oriente. Pechino resta alla finestra ed altri protagonisti di una crisi internazionale potrebbero operare in suo favore.
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