La Tunisia avrebbe restituito a Bruxelles 60 milioni di euro del Memorandum d’Intesa. Per il Presidente Saïed si tratterebbe di un’offerta insufficiente. Ecco i dettagli del rifiuto.
Kaïs Saïed rifiuta l’offerta dell’Unione Europea
Il Governo tunisino ha restituito all’Europa 60 milioni di euro di aiuti versati alcuni giorni fa dalla Ue, dimostrando la fragilità dei rapporti con la Commissione Europea. La somma ricevuta avrebbe dovuto rappresentare una parte dei versamenti previsti nel Memorandum of Understanding. L’accordo prevede lo stanziamento di fondi per centinaia di milioni di euro a favore della Tunisia, in cambio del blocco delle partenze dei migranti nel Mediterraneo. Le applicazioni del Memorandum avrebbero però scatenato diverse polemiche dal parte del Governo tunisino. Questo lamenterebbe il fatto che alcuni aiuti siano stati riconvertiti da fondi precedenti.
Per quanto riguarda il controverso Memorandum, nel mese di Settembre la Commissione Europea aveva annunciato il versamento di 127 milioni di euro in favore della Tunisia. Secondo le parole del ministro degli Esteri, Nabir Ammar, 60 milioni sarebbero però appartenuti a un precedente fondo approvato nel 2021, in seguito alla pandemia da Coronavirus.
Il Presidente tunisino Kaïs Saïed avrebbe reagito stizzito alla notizia, dichiarando che il suo Stato non accetta l’elemosina o favori speciali, non desiderando la pietà espressa senza rispetto. Tunisi, oltre ad aver rifiutato e restituito la sona ricevuta, minaccerebbe di rivelare verità che non sono nell’interesse della Ue. Per il momento Bruxelles non avrebbe ancora commentato il gesto del Presidente Saïed.
Gli accordi previsti dal Memorandum: è polemica
Molto probabilmente i 60 milioni di euro offerti al Governo tunisino rappresentano soltanto la prima trance dei 127 milioni iniziali. Quella del Presidente Saïed potrebbe essere una mossa strategica per chiedere maggiori fondi o, semplicemente, una manifestazione di dissenso rispetto agli accordi pattuiti. A prescindere dalla motivazione, il gesto del Presidente tunisino rappresenta un problema importante per l’Unione europea e l’Italia, riaccendendo le polemiche sul Memorandum of Understanding siglato da Ursula von der Leyen, Mark Rutte e Giorgia Meloni.
L’accordo prevedeva uno stanziamento iniziale di 105 milioni di euro per gestire i flussi migratori, più 150 milioni destinati al sostegno del bilancio tunisino in piena crisi economica. Nonostante ciò, la Tunisia a Settembre non aveva ancora ricevuto soldi né tantomeno si era verificata una riduzione degli sbarchi sulle coste italiane. Il 3 Ottobre l’Unione Europea ha confermato il bonifico di 127 milioni di euro. Di questi, però, solo 42 milioni farebbero parte dell’accordo raggiunto a Luglio.
Gli altri fondi farebbero parte di stanziamenti già previsti, tra cui i 60 milioni restituiti dalla Tunisia e parte degli aiuti destinati alla stessa dopo la Pandemia. Nel frattempo continuano gli sbarchi a Lampedusa e gli accordi con la Tunisia sembrerebbero in procinto di
saltare. Una vera sorpresa per la Ue e per il Governo Meloni, certi ormai di bloccare gli sbarchi dei migranti in partenza dalle coste tunisine. In attesa di nuovi sviluppi, a voi i commenti!