Quello dei migranti è sicuramente un argomento molto delicato, ma l’opposizione non avrebbe nulla da rimproverare alla Meloni. La premier, intanto, a Granada ottiene risultati importanti. Vediamo insieme di cosa si tratta.
Migranti: l’opposizione non può redarguire Giorgia Meloni
È risaputo che il tema dell’immigrazione è il punto debole del Governo, proprio per l’immenso divario che separa le previsioni dalla realtà. Condizione che crea difficoltà sia all’interno dell’Esecutivo che tra le fila dell’opposizione. È, dunque, inevitabile chiedersi come questo sia possibile. Il quesito trova facilmente risposta nel fatto che l’operato della Meloni non possa essere considerato come
una condotta riconducibile alle insidiose politiche dell’estrema destra. Nel frattempo la presidente del Consiglio ha preso parte al vertice della Comunità politica europea, a Granada.
Proprio in Andalusia è nato il patto a 6 tra Italia, Francia, Albania, Gran Bretagna, Olanda e Commissione Ue. L’obiettivo principale è lottare contro gli scafisti. L’Italia non sarebbe dunque, isolata, in Europa. La riunione è stata indetta a sorpresa dalla premier e dal primo ministro britannico Rishi Sunak. Inizialmente erano presenti il Primo Ministro dell’Albania, Edi Rama, e quello dei Paesi Bassi, Mark Rutte.
Successivamente si sono uniti Emmanuel Macron e Ursula von der Leyen. Ha preso parte all’evento anche Volodymyr Zelensky. Il presidente ucraino è stato protagonista di due bilaterali: uno con la premier italiana e uno con Emmanuel Macron. La Meloni a margine del vertice avrebbe incontrato il cancelliere tedesco Olaf Scholz, il quale avrebbe discusso dei principali argomenti europei con particolare riferimento al problema della immigrazione.
I due leader avrebbero espresso la loro soddisfazione nei confronti del Patto UE per migrazioni e asilo, consci dell’ottima collaborazione tra Roma e Berlino. Scholz e Meloni si sono dati appuntamento al vertice intergovernativo italo-tedesco che avrà luogo in Germania a fine novembre.
Vertice di Granada: Meloni e Sunak scrivono una lettera
Come accennato poc’anzi, il vertice di Granada è terminato con il patto a 6, i cui obiettivi vanno tutti verso un’unica meta: blindare l’accordo con Tunisi e stringere l’asse con Londra per effettuare una lotta concreta contro i trafficanti, passando dalle parole ai fatti. Al termine del convegno, Giorgia Meloni e Rishi Sunak hanno scritto una lettera in cui spiegano perché sia necessario bloccare gli sbarchi. I due leader hanno fatto un appello perché si cambi atteggiamento sulla questione dei migranti. Nella lettera hanno menzionato la crisi etica, facendo riferimento ai criminali che speculano sulla disperazione dei più deboli, ma non solo.
Si tratta anche di una crisi umanitaria: solo quest’anno abbiamo assistito ai naufragi d’imbarcazioni tutt’altro che sicure, con oltre 2000 vittime. E, infine, di una crisi europea, ricollegandosi alle parole della Presidente della Commissione in occasione della sua visita a Lampedusa.
Gli Stati Nazionali decidono chi arriva in Europa, non di certo i trafficanti e gli scafisti in quanto è necessario coalizzarsi per sgominare le bande di trafficanti. Meloni e Sunak hanno poi citato il progetto in 10 punti, atto che promuove diverse iniziative in merito. La lettera termina con l’invito a rafforzare il coordinamento operativo e la condivisione di informazioni. Nel frattempo il presidente Sergio Mattarella ha fermato il decreto legge migranti approvato dall’Esecutivo il 27 Settembre. Quale migliore notizia per la Meloni? A voi i commenti!