Nella mattinata di Domenica 24 Settembre 2023 alcuni tecnici dell’ANAS hanno trovato il cadavere di un uomo bendato e legato a un guard rail della Gvt di Trieste in direzione Muggia. Ecco i dettagli del macabro ritrovamento.
Macabra scoperta a Trieste
La città di Trieste è stata teatro di una scoperta a dir poco scioccante. Alcuni operai dell’ANAS avrebbero ritrovato il corpo di un uomo appeso al guard rail della superstrada triestina. Poco dopo, sul luogo, sono giunte le Forze dell’Ordine: Carabinieri, Polizia, Vigili del fuoco e poi anche il medico legale. Il cadavere è stato rinvenuto in una zona semi periferica del capoluogo friulano, a 10 minuti dal centro. Dalle prime ricostruzioni si tratterebbe di un uomo di un’età compresa tra i 40 e 50 anni, uno straniero con la carnagione scura, apparentemente mediorientale.
I carabinieri di Trieste stanno indagando sul caso. Il ritrovamento è avvenuto all’altezza della Ferriera di Servola, appena dopo la galleria di Valmaura in direzione di Muggia. Il corpo era sospeso al di fuori della strada, seminascosto tra la vegetazione, poco visibile per gli automobilisti che viaggiano su quel tratto di tangenziale che collega Trieste alla rete autostradale. L’uomo non aveva documenti con sé, ma nelle sue tasche sono stati ritrovati alcuni fogli e degli scritti. Gli inquirenti starebbero lavorando per l’identificazione attraverso scambi di informazioni a livello internazionale. Dalla prima ispezione cadaverica è emerso che il corpo presentava segni di saponificazione. Ciò farebbe intendere che si trovasse sul posto già da qualche giorno.
Trieste: difficili le operazioni di recupero della salma
Sul luogo del ritrovamento, oltre ai sanitari del 118, sono giunti anche il PM di turno e il medico legale. Sicuramente il fatto che il corpo sia stato appeso in modo da essere notato e non gettato nella scarpata farebbe pensare a una sorta di avvertimento. Le operazioni di recupero sono state rese abbastanza difficili dalla presenza di cavi elettrici e dalla vegetazione molto fitta. I Vigili del fuoco, servendosi dell’autoscala, hanno issato il cadavere, cercando di assicurarne l’integrità.
Nel frattempo una squadra della Protezione Civile ha allestito una tenda da campo sul luogo, consentendo il rilevamento di ulteriori elementi sulla salma. Le condizioni del cadavere non confermerebbero, per il momento, il fatto che l’uomo abbia subito delle torture. Inizialmente era infatti trapelata la notizia che sul cadavere fossero presenti segni di percosse violente. Il corpo sarebbe stato appeso per il collo al guard rail, legato con lacci e fibbie. I piedi erano avvolti da nastro adesivo, di cui sono stati ritrovati alcuni resti nei dintorni.
Gli occhi erano bendati con degli stracci. L’uomo indossava una camicia, dei pantaloni color cachi e una maglietta nera. Al termine dell’ispezione la tenda da campo e il gazebo allestiti dalla Protezione Civile sono stati rimossi e la salma è stata portata via, dopodiché la strada è stata riaperta al traffico. I Carabinieri che indagano sul caso sono molto cauti e non escludono alcuna pista: tra le tante ipotesi sarebbe poco probabile quella del suicidio.
Gli investigatori visioneranno quanto prima i filmati delle telecamere che controllano l’arteria Gvt, molto simile a un’autostrada e, pertanto, non percorribile a piedi. L’esame autoptico sul cadavere chiarirà le cause del decesso. Certo la posizione del corpo e il luogo del ritrovamento farebbero presupporre un atto dimostrativo. E voi cosa ne pensate?