Due sorelline della provincia di Palermo sono state vittime di abusi sessuali dal 2011 al 2023. Le ripetute violenze sarebbero state effettuate dai familiari più stretti. Di seguito i dettagli dell’accaduto.
Sorelline di Palermo: un incubo durato 12 anni
Nella primissima mattinata di Mercoledì 6 Settembre, i Carabinieri di Monreale, comune in provincia di Palermo, hanno arrestato 4 persone. L’accusa è di violenza sessuale, violenza sessuale di gruppo e lesioni personali aggravate dal fatto di aver commesso il reato ai danni di minori. I soggetti incriminati sarebbero il nonno, lo zio e i genitori di due sorelline che, per oltre dieci anni, hanno
vissuto un vero inferno ad opera dei loro familiari più stretti.
Le due bambine avrebbero subito ripetute violenze sessuali, anche di gruppo, dal 2011 a oggi. La denuncia sarebbe partita in seguito alla segnalazione di una maestra di sostegno della più piccola. La donna avrebbe raccolto la testimonianza della bimba che avrebbe detto che in famiglia succedevano cose brutte. Secondo il racconto di una delle due sorelline, la mamma le avrebbe fatto prendere la pillola del giorno dopo quando aveva soltanto 9 anni. Era veramente troppo piccola per essere incinta! Le due piccole vittime, che oggi hanno 13 e 20 anni, avrebbero dunque vissuto anni terribili. Una di loro avrebbe disegnato gli organi genitali maschili alla lavagna, destando uno stupore generale.
Lo zio e il nonno avrebbero abusato ripetutamente delle bambine, mentre la madre avrebbe mostrato una certa tolleranza, agevolando le violenze e cercando di coprirle. Anche il padre avrebbe taciuto, finendo anche lui in carcere. Tutti in famiglia erano a conoscenza di quest’orrore. Secondo quanto raccontato da una delle sorelline, in un’occasione la mamma avrebbe minacciato il nonno di denunciarlo se l’avesse rifatto. La bambina avrebbe festeggiato il suo compleanno con tanto di palloncini, regali e torta, ma da quel giorno non avrebbe più rivisto il nonno. Le due ragazzine sono state trasferite in una comunità protetta, dove saranno seguite da un’equipe di esperti e dagli specialisti della Procura per i minorenni.
Il sindaco di Monreale commenta l’accaduto e chiede sostegno
Anche l’altra ragazza avrebbe confermato le parole della sorella, testimoniando una storia di abusi reiterati. Una vicenda che ha sconvolto l’intera comunità di Monreale. Per questo motivo Alberto Arcidiacono, il sindaco del paese, avrebbe chiesto alla Regione di destinare più fondi alla causa. Ciò favorirebbe l’avvio di nuovi progetti educativi contro la violenza a partire dalla scuola dell’obbligo.
Il caso segue la scia dei precedenti stupri di gruppo verificatisi a Palermo e a Caivano. Il Policlinico del capoluogo siciliano ha diramato dati preoccupanti relativi a un aumento dei casi di violenza sessuale registrati presso il pronto soccorso ostetrico del nosocomio.
Le vittime, che hanno un’età compresa tra i 14 e i 50 anni, possono seguire un percorso di assistenza medica, ma non solo. Le donne vengono supportate anche nella raccolta dei dati e delle prove necessarie per la denuncia.
Così è accaduto anche nel caso recente della 19enne che nel mese di Agosto denunciò di essere stata stuprata da 7 giovani in un cantiere abbandonato. Questi hanno agito dopo averla fatta ubriacare. Ora i responsabili sono in carcere, accusati di violenza sessuale di gruppo. Quella delle due sorelline è una vicenda molto delicata che raccoglie le violenze perpetrate su due bambine per più di 10 anni, cancellando la loro infanzia. Ciò che preoccupa è il silenzio di chi sapeva, non credete? A voi i commenti!