La tragedia di Brandizzo ha scosso l’Italia intera. Un video girato da Kevin Laganà, diffuso negli ultimi giorni, potrebbe fornire prove utili alle indagini. Cosa contiene?
Tragedia di Brandizzo: il video di Kevin Laganà
Grazie al video girato da Kevin Laganà l’inchiesta sulla tragedia di Brandizzo potrebbe allargarsi. Le immagini e, soprattutto, l’audio di quel video potrebbero fornire la prova di un dolo eventuale. Riprende i pochi attimi prima del passaggio del treno. Secondo gli inquirenti il video è davvero prezioso per dare una svolta decisiva alle indagini.
Kevin Laganà, deceduto nell’assurda tragedia, era un operaio di 22 anni.
Kevin aveva avviato una diretta su Instagram durata circa 6 minuti. Interagiva con tutti gli utenti che partecipavano al suo live.
Durante la diretta, la voce fuori campo di Antonio Massa, tecnico di Rete Ferroviaria Italiana, gli dice che può andare già a prendere le misure, mentre lui guarda il segnale. Gli operai sarebbero dovuti uscire ‘da quella parte’ al suo segnale ‘oh’. Se avesse detto ‘treno’ gli operai avrebbero dovuto spostarsi in una certa direzione. L’ultimo treno sarebbe passato alle 11.50.
Massa li aveva avvertiti ma, per lavorare in tutta sicurezza, era necessario aspettare l’interruzione della linea dopo la mezzanotte. Kevin Laganà, nel video, ha affermato che non avevano neanche l’interruzione, ancora.
A diffondere il video di Kevin è stato il fratello, Antonino Laganà. Anche lui lavora alla Sigifer, la società di Borgo Vercelli che si occupava della sostituzione di 10 metri di binario dopo la stazione.
L’ipotesi del dolo eventuale
Il video e la testimonianza virtuale di Kevin Laganà hanno dato una decisiva svolta alle indagini lasciando emergere l’ipotesi di dolo eventuale. Cos’è?
L’art. 43 del Codice Penale tratta il delitto doloso che si suddivide in diretto e indiretto. Il dolo eventuale fa parte della tipologia di dolo indiretto. Si riferisce alla situazione secondo cui l’agente non vuole un certo evento ma ne accetta la possibilità. Di conseguenza, pone in atto la condotta ed accetta il rischio che l’evento si verifichi.
Antonio Massa sapeva che il permesso per lavorare scattava dopo la mezzanotte, ma ha accettato l’enorme rischio di mandare gli operai sulle rotaie. Era consapevole che la sua decisione avrebbe potuto comportare ripercussioni penali in caso di tragedia.
Il video di Laganà rafforza l’ipotesi che iniziare i lavori prima dell’autorizzazione formale fosse una prassi.
Le 5 vittime della tragedia di Brandizzo
Nella tragedia di Brandizzo sono morte 5 persone: Kevin Laganà (22 anni), Michael Zanera (34 anni), Giuseppe Sorvillo (43 anni), Giuseppe Aversa (49 anni) e Giuseppe Saverio Lombardo (53 anni).
Andrea Girardin Gibin, uno dei due indagati, si è salvato gettandosi da un lato prima che arrivasse il treno, che procedeva alla velocità di 160 chilometri orari.
Che ne pensate della tragedia di Brandizzo? A voi i commenti!