La benzina è sempre più costosa. Le ultime vicende hanno fatto peggiorare la situazione, ma il Governo nega ogni forma di ripercussione sulle sue scelte. L’obbligo di esporre i prezzi sta avendo delle conseguenze negative sul sistema?
Crisi del carburante: benzina in costante aumento
Qualche giorno fa il Governo ha preso una decisione che ha fatto parlare tutta la penisola. Lo Stato ha infatti deciso di apportare un’importantissima riforma nel mondo delle aree di servizio, le stesse che ogni giorno servono milioni e milioni di viaggiatori. Ogni benzinaio dovrà rispettare l’obbligo di esporre nel suo distributore un cartello con il prezzo medio nazionale dei carburanti affinché tutti lo possano visionare.
Accanto a questa informazione dovrà inoltre comparire una voce che riporterà il costo del carburante in quella data area di servizio. L’obiettivo? Comunicare ogni informazione con trasparenza, in modo da lasciare al cliente la possibilità di compiere la scelta finale. Forse la misura vuole anche comunicare i rincari dell’ultimo periodo che, a quanto pare, continueranno ad aumentare nelle prossime ore.
Dall’inizio di Agosto i prezzi sono aumentati in maniera graduale e poche ore fa il costo della benzina è arrivato a toccare la soglia dei 2 euro al litro. Corsa all’aumento dei prezzi anche per quanto riguarda Diesel e Gpl, una volta scelti dai consumatori perché molto più economici di tutti gli altri carburanti.
Il costo della benzina crescerà ancora nei prossimi giorni?
La situazione che stiamo vivendo non è delle più facili ma, molto probabilmente, cambierà ancora nei prossimi giorni. Pare infatti che in molti luoghi i carburanti come Diesel e benzina abbiano subito un aumento così alto da sovrastare di molto la media nazionale. Il picco dei prezzi è stato registrato nella giornata del Ferragosto, quando molte persone si sono spostate per trascorrere qualche ora insieme in occasione delle ferie di Augusto.
Qualcosa è però andato storto poiché, al momento del rifornimento, la cifra da pagare per il pieno è risultata molto più alta di quanto previsto. Alcuni distributori hanno proposto prezzi di circa 2,7 euro al litro. Cifre mai viste prima e soprattutto impossibili da sostenere per l’italiano medio.
Il Ministro delle imprese e del Made in Italy Adolfo Urso ha quindi parlato di come gli aumenti siano verificati, ma di come questi si stiano già attenuando. Molto probabilmente, quindi, la crisi sta per rientrare e tra qualche ora il prezzo della benzina potrebbe abbassarsi di nuovo. Qualcuno ha perfino supposto di come alcuni abbiano deciso di far lievitare il prezzo della benzina proprio per protestare contro la misura varata dal Governo in merito all’esposizione del prezzo al pubblico. Su questo non si hanno ovviamente prove.
Urso ha poi concluso il suo intervento dicendo come l’Italia sia in vantaggio rispetto a molte altre Nazioni Europee, in quanto ha preso in considerazione dei fattori che agli altri Paesi sarebbero sfuggiti. Secondo il Ministro, infatti, il prezzo della benzina in Italia sarebbe comunque molto più basso rispetto alle più famose città della Spagna e della Germania.
I prezzi della benzina sono aumentati in segno di protesta oppure l’inflazione ha causato l’ennesimo rincaro che, come sempre, si è battuto sulle tasche degli italiani? A voi i commenti!