Il Governo Meloni continua il suo percorso verso la riforma fiscale. Una delle misure previste riguarda la nuova IRPEF, ovvero l’imposta sul reddito delle persone fisiche. Scopriamo insieme le ultime novità.
Le nuove aliquote Irpef: cambiano le fasce di reddito
Già con il Governo Draghi le aliquote erano state ridotte da 5 a 4. Ora il nuovo Esecutivo vorrebbe portarle a 3. A tal proposito è importante capire quali cambiamenti interesseranno i vari scaglioni, partendo dal sistema attuale. Ecco le quattro fasce che contraddistinguono i contribuenti italiani:
1. Per redditi fino a 15.000 euro l’Irpef è pari al 23%;
2. Per redditi da 15.000 a 28.000 euro la tassa corrisponde al 25%;
3. Per redditi da 28.000 a 50.000 euro l’Irpef sale al 35%;
4. Per redditi superiori a 50.000 euro l’imposta è del 43%.
Ovviamente, per ridurre il numero delle aliquote a 3, l’Esecutivo dovrà modificare le fasce attualmente in vigore, magari unificandone alcune. Molto probabilmente i cambiamenti interesseranno le percentuali delle prime fasce. L’ipotesi più attendibile è quella formulata dalla Ragioneria di Stato: in questo caso la seconda e la terza fascia verrebbero accorpate. Il nuovo scaglione raggrupperebbe i redditi da 15.000 a 50.000 euro, contemplando un prelievo Irpef del 27- 28%.
Con la nuova misura la prima e l’ultima fascia rimarrebbero invariate, mentre quella compresa tra 28.000 e 50.000 euro, ne trarrebbe beneficio passando dal 35% al 27 o 28%. Risulterebbe, invece, penalizzato lo scaglione che include i redditi fino a 28.000 euro.
Secondo i nuovi parametri, per coloro che percepiscono un reddito di 20.000 euro, il prelievo Irpef attuale è pari a 4.700 euro. Con le nuove modifiche verrebbero versati 4.800 euro con un aggravio del 2,13 % in più, quantificabile in 100 euro. Chi ha un reddito di 35.000 euro beneficerebbe di uno sgravio fiscale di 300 euro (-3,28%), mentre di fronte a un reddito di 50.000 euro lo sgravio sale al -10,42%, pari a 1.500 euro. Stessa cifra per un ricavo di 60.000 euro, corrispondente, però, al -8, 02%.
Irpef, arrivano le nuove proposte: ecco chi ne beneficerà
La seconda simulazione, effettuata da Consulenti del Lavoro, includerebbe sempre 3 aliquote per altrettanti scaglioni di reddito, intervenendo, però, sulle prime due fasce. Nel primo caso il reddito verrebbe portato a 28.000 euro, mantenendo l’aliquota del 23%. Nel secondo scaglione verrebbe mantenuta la soglia dei 50.000 euro, portando l’aliquota al 33%. La terza fascia, invece, non dovrebbe essere modificata, prevedendo un prelievo Irpef del 43%.
Un reddito di 20.000 euro beneficerebbe di uno sgravio di circa 100 euro, mentre per quello da 35.000 sarebbe pari a 400 euro. Per quanto riguarda la soglia dei 50.000 e 60.000 euro, l’imposta si alleggerirebbe in entrambi i casi di circa 700 euro, pur con percentuali diverse. In attesa di sapere se le fasce più basse potranno beneficiare proprio di questi numeri, andiamo a vedere quali altri cambiamenti potrebbe prevedere la nuova riforma fiscale. Partiamo quindi dalla No Tax Area (NTA).
Il sistema Irpef a 4 aliquote contempla una NTA diversa per i tre tipi di reddito. Per quanto riguarda i lavoratori dipendenti, la NTA corrisponde a 8.174 euro, mentre per gli autonomi equivale a 5.500 euro. Per i pensionati, infine, la No Tax Area è pari a 8.500 euro. Sappiamo che, fino a 15.000 euro di reddito, i dipendenti ricevono un sussidio integrativo di 1.200 euro: parliamo dell’Ex Bonus Renzi di 80 euro, trasformato in 100 euro mensili permanenti.
Se le differenze di detrazioni diminuiscono quanto più il reddito si avvicina ai 50.000 euro, lo stesso non si può dure per quel che riguarda le fasce di reddito più esigue. In questo caso, infatti, le differenze aumentano. E voi, cosa pensate di queste nuove proposte fiscali?